Lontani dallo smog
Servono e sono utili le domeniche ecologiche?
Questa la proposta dei comuni di Roma, Bologna, Torino, Napoli e altre città italiane, che i cittadini accolgono piacevolmente sembrano una chimera. Lo stop delle automobili è diretto anche alle ultime sul mercato: le euro 6.
C’è quindi da trascorrere una giornata in silenzio e in libertà: si va in giro con i mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta e, in compenso, non si subisce il continuo rumore del traffico oramai troppo invadente.
Lo si fa per ridurre lo smog. Solo una volta al mese? Si. Per contenere il livello dell’inquinamento atmosferico e, inoltre, per sensibilizzare le persone ad un uso responsabile sia delle fonti energetiche, sia sul tema di mantenere l’aria più pulita.
A noi tutto questo sta bene. Riteniamo l’iniziativa un buon punto di partenza. Ma, una volta al mese basta? Insomma, non sarebbe giusto ridurre le macchine, invece di incentivarne la vendita? Non sarebbe più idoneo organizzare meglio il trasporto pubblico su strada? E lasciare la metro aperta almeno fino all’1.30 di notte, al fine di non creare disagi alla popolazione, lasciando che l’uso delle macchine venga meno?
I nostri pensieri saranno anche banali e semplicistici ma è ciò in cui crediamo. Bisognerebbe combattere ogni giorno per un’aria migliore e cercare di vedere oltre: prendere esempio dai meccanismi vitali delle metropoli europee, dove tutto funziona o quasi tutto.
Ma lasciamoci prendere ancora dal caos, che ci piace tanto per favorire lo stress quotidiano di tutti noi romani: si parla già dello sciopero dei mezzi di giovedì 17 gennaio, in cui si ipotizzano mezzi e bus a rischio; poi, spariscono le strisce bianche in tutte le zone della Capitale e aumenta il prezzo dei parchimetri.
Per vivere bisogna dunque essere ricchi. Se questo significa semplificare l’esistenza dei romani pensiamo che la giunta capitolina continui a sbagliare qualcosa. Possibile sempre rifarsi sui cittadini a livello economico.
E chi non lavora?
A Voi trarre le conclusioni finali.