Confusione: l’attesa dei fiduciosi
Innanzitutto bentrovati. Sicuri che abbiate trascorso un bel periodo estivo torniamo alle nostre considerazioni. Le vacanze, siamo certi, sono un momento di svago e di relax adattabili al non pensare ma soprattutto a distrarci dalle vicende politiche e non solo della penisola e del mondo intero.
Ci siamo lasciati a luglio che già di “casino” ne regnava molto: tra la “guerra” alle navi con su i migranti “depositate” sulle acque del Mediterraneo, tra l’ex ministro Salvini e le sue idee strampalatate e verso una chiara e netta campagna a suo favore attraverso una “politica fai da te”, tra la ricorrenza del crollo del Ponte Morandi a Genova di un anno fa (14 agosto 2018), tra le città alla prova con i mezzi pubblici decisamente decimati, tra la nostra vergogna e i volti “arrostiti” dal sole, in preda alla calura, possiamo di certo dire che le notizie non ci hanno mai annoiati.
Mentre i programmi di approfondimento non si sono fermati (almeno su La7) con l’assoluta certezza che le cose di cui si parla sono ripetitive e non variano da decenni, noi incalliti speriamo in un futuro migliore. In Agosto, infatti, la crisi di governo ha risvegliato il Parlamento richiamando i suoi al lavoro (che per la prima volta hanno occupato le aule durante il mese estivo) all’essere diligenti – a loro parere – sempre a favore del popolo italiano.
E aspettiamo fiduciosi. Ma se i politici invece di parlare tanto tacessero e lavorassero solamente non sarebbe una favola?
Intanto rientriamo a settembre dopo aver pianto alcuni esponenti della cultura nostrana e con il primo sciopero dei trasporti urbani tanto per mettere un po’ di pepe sul caos cittadino mentre la stagione culturale riprende vita alla grande per preparare noi seguaci a incentraci su di essa al meglio.
L’edizione 76 del Festival del Cinema di Venezia chiude in grande stile con Luca Marinelli premiato come miglior attore per l’interpretazione di Martin Eden (tratto liberamente dal romanzo dell’autore americano Jack London), il quale ne esce in modo egregio con la Coppa Volpi in mano e il popolo italiano resta a guardare il vasto e variegato panorama di fronte a lui.