Il potere delle donne
Abbiamo deciso di dedicare un pensiero alle donne, all’Universo più prezioso che ci sia e che va coltivato ogni giorno con dedizione.
Giuseppe Mazzini nel “Dei doveri dell’uomo” (1860) scriveva: “Amate, rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, un’ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna. Abbiatela euguale nella vostra vita civile e politica. […]”
Lilli Gruber a “Otto e Mezzo” apre l’anno nuovo (2/1/2020) con una domanda specifica che pone ai suoi ospiti: Agnese Pini, Marco Travaglio, Beppe Severgnini e Alessandro Sallusti. Dunque, “Chi sarà la donna dell’anno?“. Le risposte sono state alquanto variegate: c’è chi nomina la Ursula von der Leyen, Presidente della Commmissione Europea, c’è chi invece la pensa diversamente evidenziando Marta Cartabia, la Neo Presidente della Corte Costituzionale, dal forte potenziale professionale la quale potrebbe cambiare un po’ le sorti del paese.
D’altro canto la Pini e Severgnini hanno confermato che il 2019 è stato l’anno “al femminile” ovvero in cui si è parlato spesso delle donne, e proprio l’editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera vota l’italiana che ancora non c’è, nella speranza che appunto il gentil sesso compia imprese sempre più importanti in ogni settore lavorativo e non solo.
Chissà dunque cosa ci aspetterà nel corso dei 359 giorni rimasti. E già, perché il 2020 è bisestile, e di solito gli anni bisestili non hanno una buona nomea.
Dalla Finlandia però arriva la proposta della neo eletta Sanna Marin: lavorare solo quattro giorni a settimana (per sei ore e con il medesimo stipendio), riducendo così l’orario di lavoro. Si avrà la possibilità di bilanciare il rapporto ufficio-famiglia, di coltivare i propri hobby e la cultura.
Si guadagnerà in salute? I risultati saranno più proficui? Staremo a vedere e siamo pronti a scommettere che lo stress, ad esempio, subirà forti cali.
In questo contesto entra in gioco anche la tecnologia: secondo la premier 34enne potrebbe decisamente coadiuvare le aziende a recuperare le ore non adempiute, rafforzando di conseguenza la produttività e riducendo anche i periodi di malattia dei dipendenti.
Quanto potremmo essere pronti ad accogliere e ad affrontare tale cambiamento, sapendo che alcuni paesi del Nord già hanno avviato il cambiamento?
In effetti l’esperimento è in via di sperimentazione in Germania, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda: possibile che tali novità siano sempre pensate dalle donne?
Che valenza assume dunque il ruolo della Marina a livello internazionale? Quando e come potremmo vantarci di avere un Primo Ministro donna, giovane e che sia in grado di farci vedere le cose in altro modo rispetto l’attuale?
Diremmo noi, attraverso uno sguardo ampio, dinamico e moderno, in modo tale che anche nella Penisola le politiche rivolte al lavoro e al welfare siano snellite e più a misura d’uomo ma soprattutto adattate a una realtà sempre più rapida.
Insomma, questo sarà il nostro futuro? Quali le conseguenze? Cosa ci aspetta?
Noi pensiamo che in termini di spazio personale sapremo gestire il benessere mentale e fisico, il desiderio di accrescere la conoscenza personale, e mettere al primo posto l’arte che ha sempre più bisogno di linfa.