Un gesto eclatante e concreto
In questi giorni si parla di nuovo di Giulio Regeni, delle torture che ha subito, di chi lo ha ucciso e dunque di come è morto. Ora la procura di Roma lo può affermare grazie a un’inchiesta giudiziaria. Come si sa, inoltre, il governo egiziano ha taciuto sugli avvenimenti e ha addirittura depistato le prove.
A tal proposito Corrado Augias, noto giornalista e scrittore, da sempre a favore dei diritti civili, restituisce la “Legion d’Onore” alla Francia. Istituita da Napoleone Bonaparte nel 1802, la “Legion d’Onore” è la più alta onorificenza francese, di solito conferita a francesi o persone straniere per meriti straordinari per il Paese.
Scrittori, calciatori, attori, registi di diverse nazionalità, e personalità illustri italiane, hanno avuto il privilegio di riceverla e di conseguenza possiamo considerare l’atto di Augias onorevole, che si allinea alle sue idee umanitarie.
Se da un lato la Francia si dimostra a favore dei diritti civili, la decisione del presidente Macron di onorare Al–Sisi, il presidente egiziano, della “Legion d’Onore”, è tuttavia in contrapposizione con ciò che il Paese d’Oltralpe afferma con il motto “libertà, fratellanza, uguaglianza”. C’è poi da dire che Al–Sisi non è affatto un esempio da seguire nel rispetto dell’umanità.
Il gesto di Corrado Augias dunque si oppone a Macron e con tali parole il giornalista esprime il suo dissenso: “La mia opinione è che il presidente Macron non avrebbe dovuto concedere la Legion d’onore ad un capo di Stato che si è reso oggettivamente complice di efferati criminali“.
Sulla scia di Augias anche la Melandri, Cofferati e Castellina, e molti altri, sono pronti a ripetere la stessa azione: restituire l’onorificenza. Insomma, su che si dibatte? La questione è semplice e, in cuor suo, serve un impegno concreto da parte di tutti: rispettare il senso di giustizia e l’essere umano nella sua interezza.
Se però questo concetto viene a mancare, non si mette in atto in modo visibile e si chiudono gli occhi di fronte ai soprusi, le cose non cambieranno mai. Dunque, chi ancora perpetua violenza sull’uomo non ha alcun diritto né di essere onorato né tantomeno di essere giustificato.
Servono forza e determinazione per combattere le angherie e noi siamo con chi ha il coraggio di esprimere giudizi negativi e di dare un esempio attraverso comportamenti chiari e consapevoli. Alla ricerca della verità, una lotta continua contro il sottacere su dittatori che ancor oggi divulgano una loro legge personale che non ascolta il popolo.
Dall’altro lato delle barricate assistiamo agli scontri tra ragazzi nelle notti capitoline, al Pincio. Ci chiediamo in che direzione stiano andando i giovani di oggi, quanto si sentano persi se le famiglie non li supportano e non sono presenti nelle loro vite. Si tratta di regolamento di conti tra bande che non terminano in pace. Quali provvedimenti adottare, quindi? Quali misure adottare per evitare queste situazioni? Come salvare i giovani?
Ma ora le vaccinazioni contro il Covid, avviate nel Regno Unito e in America, ci donano speranza. I primi mesi dell’anno prossimo arriveranno i vaccini anche in Italia, con l’auspicio di ritrovarci per le strade per festeggiare la fine del distanziamento.
Con questo pensiero ritorneremo puntuali con l’Editoriale n° 84 i primi di gennaio 2021. La redazione di Brainstorming Culturale coglie l’occasione di augurarvi buone feste e un inizio di nuovo anno sereno. Arrivederci a presto!