Quando la democrazia vacilla
Innanzitutto buon anno! Eccoci di nuovo in vostra compagnia per affrontare passi sempre più concreti mirati alla cultura che, in questo periodo, si forgia di nuovi linguaggi ed evolve sul web.
Vi abbiamo lasciato con la restituzione della “Legion d’Onore” alla Francia da parte di Augias, noto scrittore e giornalista, e con la notizia delle prime vaccinazioni anti–Covid in UK e negli Stati Uniti. Chiaramente di fatti ne sono accaduti molti e qui sceglieremo di evidenziare i più emblematici accaduti in queste ultime settimane.
Ci ritroviamo ora in presenza dei vaccini (finalmente!) arrivati dall’estero nel nostro Paese. Una miriade di fialette ha raggiunto l’Italia per immunizzare parte della popolazione. Ma, attenzione!, i vaccini non avranno un effetto immediato, bisognerà pazientare un bel po’ prima di tornare a riabbracciarci.
Questo da una parte ci rende speranzosi, dall’altra le varianti inglese e sudafricana ci fanno preoccupare, in quanto sono ancora sconosciute, e soprattutto perché quella britannica colpisce i più piccoli. Per loro però non si parla ancora di vaccinazioni, in quanto i vaccini in circolazione al momento sono destinati ai soli adulti e non adatti ai bambini.
Ci ritroviamo inoltre in mezzo a una tempesta emotiva che scuote il governo italiano e chi ha scatenato tale putiferio, in realtà, ancora non sa chiarire cosa voglia o cerchi. Che sia una caduta di Conte? Un nuovo governo? Insomma, tante chiacchere che ci hanno distratto da questioni più importanti. Il soggetto in questione tuttavia si limita ad andare avanti grazie a dei ricatti che, a nostro parere, non ci fanno fare una bella figura in Europa e nel mondo, e non danno l’impressione di essere guidati da un governo forte e coeso – se si cede a una voce –, mettendo in discussione l’operato svolto e rappresentanze.
Se ancora diamo retta a taluni che starnazzano (vedi Trump o Renzi) l’impressione che l’intera democrazia sieda su un trono che vacilla è del tutto legittima. Gli ultimi avenimenti ci riportano all’assalto del Congresso americano da parte dei facinorosi sostenitori dell’ormai ex (mancano pochi giorni) Presidente USA, in cui sono morte quattro persone.
Ragionevolmente criticati dall’ex Governatore della California, Schwarzenegger, il folto gruppo ha agito con estrema violenza secondo il credo del populismo, che Trump in tutti questi anni ha inneggiato. E, secondo molti, Trump è stato il peggior Presidente di tutti i tempi. Il suo tentativo di far crollare Biden è dunque fallito. Il 6 gennaio infatti si ricontavano i voti delle ultime elezioni che hanno confermato, ancora una volta, la sconfitta di Trump. Oggi apprendiamo che è stato richiesto l’impeachment contro Donald Trump, sia perché ha incoraggiato una rivoluzione sia per scongiurare una sua possibile ricandidatura alle prossime elezioni americane.
Vogliamo inoltre concludere con la strage di Viareggio: la cassazione ha espresso il suo giudizio a riguardo. Ritiene prescritto l’omicidio colposo plurimo, in quanto è trascorso troppo tempo. Dunque, non ci sono colpevoli. Ed è un danno notevole alle famiglie dei deceduti. Al contrario una rivoluzione in Vaticano anticiperà, forse, un cambiamento epocale: il Papa apre alle donne le quali potranno leggere la Bibbia e dare la comunione.
Come si possono considerare tali circostanze e dove di possono collocare queste incongruenze? Verità, giustizia, apertura mentale, sommosse e brutalità possono dunque coabitare per un vivere sano e civile?