Retrocessioni sociali e culturali
In attesa della soluzione, ci auspichiamo, che porti un governo ex novo, il resto del mondo è in rivolta. Noi siamo in panne e il lavoro per la formazione di un nuovo esecutivo sarà durissimo, in quanto abbiamo l’impressione che i politici siano confusi e senza direzione da intraprendere; la Russia è sottoposta a una rivolta sociale contro l’oppressione, innescata da Aleksej Navalny ora in carcere; in Polonia è entrata in vigore la legge sull’aborto, tranne che per alcune eccezioni (incesto; stupro; pericolo di vita per la madre).
In una società moderna e tanto tecnologica sorprende ancora sentir parlare di regimi e di passi indietro. È in effetti un controsenso ma, come è logico che sia, la gente sceglie di manifestare per dare voce a una libertà personale, per un futuro che non venga depauperato dalle scelte attuali. Ricordiamo però che l’aborto vive diverse modalità a seconda dei Paesi in cui viene eseguito quando non è proprio vietato. Sta di fatto che la libertà delle proprie azioni non debba essere negata.
In alternanza oggi siamo entrati in zona gialla. Tutta l’Italia è zona gialla e così via via riaprono i musei dal lunedì al venerdì, con ingressi contingentati. Anche i ristoranti riaprono ma solo all’ora di pranzo. Purtroppo gli assembramenti ci lasciano sempre attoniti: non siamo capaci di autocontrollarci. E c’è quindi da tremare e attendere gli effetti collaterali delle uscite della gente.
La polemica invece prosegue sul fronte vaccini e le promesse per l’immunità di gregge si fanno più insistenti. L’Agenzia del farmaco ha dato il via libera all’italiano AstraAzeneca, adatto alle persone fino ai 55 anni di età. Per i più anziani infatti il vaccino pare non sia adatto, ancora non ci sono dati certi.
Noi, ad ogni modo, proviamo a distogliere lo sguardo da tutto questo caos che ci attanaglia e ci costringere in casa. Il mondo della cultura è in fermento: si focalizza intorno al “Premio Strega” alla sua 75esima edizione. Già si parla dei cinque candidati – Paolo Di Stefano, Stefano Sgambati, Emanuele Trevi, Antonella Lattanzi e Loredana Lipperini –, sebbene circolino altri nomi illustri che appartengono al mondo della letteratura italiana.
L’attesa dunque si dimostra interessante: non ci resta che seguire lo “Strega” per conoscere il libro vincitore e forse affrontare al meglio la questione “lettura” che nel nostro Paese vive di molte lacune.