A inizio marzo, mese in cui ricorre la Giornata internazionale della Donna, è uscita su Prime Video una serie italiana che affronta un tema femminile. La protagonista di ’Antonia’ soffre infatti di endometriosi e, dai primi minuti dell’episodio pilota, la vediamo macchiarsi di sangue mestruale e provare forti dolori. Scene simili sono rare e pertanto l’idea è coraggiosa; la trama, però, non lascia per nulla il segno
All’inizio di ‘Antonia’, l’omonima protagonista (Chiara Martegiani) è sul set della soap opera in cui recita e comincia a comportarsi in modo strano. Fa una faccia sconvolta quando si alza da una sedia e la guarda, cammina lungo le pareti con la schiena contro il muro. Le spettatrici donne non ci mettono molto a capire cosa stia succedendo: Antonia ha le mestruazioni, e ha sporcato la sedia e la gonna di sangue.
Poco dopo, la macchia viene mostrata: finalmente, una chiazza di sangue mestruale come si deve in bella mostra su Prime Video! La protagonista, per l’imbarazzo, lascia il set di corsa. Ѐ il giorno del suo compleanno: la sera dà una festa nella casa in cui vive con il compagno Manfredi (Valerio Mastandrea).
Qui, litiga prima con la sua migliore amica Radiosa (Barbara Chichiarelli), diventata madre di recente, e poi con Manfredi, quando lui a fine serata accenna alla possibilità che anche loro facciano un figlio insieme. Così, Antonia se ne va di casa per passare la notte dalla sua agente Gertrud (Hildegard Lena Kuhlenberg).
Il giorno dopo, presentatasi al lavoro, Antonia scopre di essere stata licenziata. Ѐ troppo: durante il viaggio di ritorno si sente male sull’autobus, perde i sensi, un ragazzo seduto vicino a lei la soccorre. Così, la donna fa la conoscenza del nuovo amico Michele (Emanuele Linfatti) e, dopo una visita in ospedale, della malattia da cui è affetta da tutta la vita, senza mai averlo saputo: l’endometriosi.
I problemi delle donne sono spesso banalizzati
All’ospedale, una dottoressa dice ad Antonia che, per bloccare l’avanzare della malattia, dovrebbe scegliere se indursi una menopausa farmacologica o avere un figlio. Ed è qui che entra in gioco la metafora che sarà il fil rouge di tutta la serie: Antonia deve decidere se rimanere pollo o diventare gallina, perché “Il pollo è l’animale giovane, se si riproduce diventa gallina”.
Così, la protagonista inizia ad avere allucinazioni su una gallina, che compare ovunque e che lei respinge, poiché è spaventata dalla situazione. Per ritrovare se stessa, comincia una serie di sedute di terapia con diversi psicologi e partecipa persino a un cosiddetto viaggio sciamanico consigliatole dall’amico Michele.
A questi eventi si accompagnano quelli relativi alla sua vita privata: il rapporto con l’ex compagno Manfredi, il legame col figlio di lui Nico (Tiziano Menichelli), le difficoltà con l’amica Radiosa sull’orlo di una depressione post partum e una scoperta che riguarda il marito di quest’ultima, Marco (Leonardo Lidi).
Il tutto è tanto, troppo inconsistente: se l’idea di trattare l’endometriosi in una serie è lodevole e interessante, ciò che vi sta intorno sembra non avere uno scopo e non permette di godere appieno del prodotto nel suo complesso. Quest’ultimo, purtroppo, non lascia un segno nella mente di chi guarda, cosa che invece sarebbe auspicabile data l’importanza del tema portante.
C’è però una scena in particolare che può rimanere impressa, un flashback nel quale si vede Antonia ragazzina a una visita col suo medico di base. A sentir parlare dei suoi forti dolori mestruali, l’uomo pronuncia le seguenti frasi:
“Ѐ normalissimo sentire dolori anche forti durante le mestruazioni. D’altronde, da che mondo è mondo, voi donne siete destinate a soffrire. Pulisciti e rivestiti. Visto che hai la soglia del dolore un po’ bassina, ti prescrivo delle analisi per prendere la pillola. […] Vedrai che, quando sentirai i dolori del parto, questi ti sembreranno una passeggiata”.
Lo stesso medico, nel presente, dirà al telefono a un’Antonia cresciuta e consapevole della sua condizione che l’endometriosi è “la malattia delle donne moderne”. Scene del genere sono importanti perché denunciano un’amara verità: i problemi di salute legati alla sfera femminile vengono spesso minimizzati anche da chi dovrebbe riconoscerli e individuare una cura.
Antonia: quando la realtà è più interessante della fiction
L’amara verità di cui sopra riguarda la stessa attrice che interpreta Antonia: Chiara Martegiani, infatti, ha scoperto di essere affetta da endometriosi proprio mentre progettava di scrivere una serie con le amiche e autrici Elisa Casseri e Carlotta Corradi.
Così, le tre hanno scritto ‘Antonia’, ispirandosi alle vere parole che sono state rivolte a Martegiani in seguito alla diagnosi. La quale non è l’unico elemento reale all’interno della serie: Valerio Mastandrea, suo compagno nello schermo, lo è anche nella vita.
Le premesse, insomma, c’erano tutte: un team di professioniste e due co-protagonisti legati da una sintonia extra lavorativa, un tema rilevante, anche delle idee interessanti, se fossero state sviluppate in modo più approfondito. Forse il numero ridotto di episodi (6) e la loro breve durata (circa 30 minuti ciascuno) ha impattato negativamente sul risultato.
‘Antonia’ sarebbe potuta diventare la “Fleabag” italiana, ma non ci è riuscita. Si meriterebbe, tuttavia, una seconda occasione: attendiamo l’eventuale annuncio di una nuova stagione.
Eva Maria Vianello
Foto dal web
Antonia
con
Chiara Martegiani Antonia
Valerio Mastandrea Manfredi
Barbara Chichiarelli Radiosa
Tiziano Menichelli Nico
Leonardo Lidi Marco
Emanuele Linfatti Michele
Hildegard Lena Kuhlenberg Gertrud
Sceneggiatrici Chiara Martegiani, Elisa Casseri e Carlotta Corradi
Supervisore Creativo Valerio Mastandrea
Produttori Daniele Basilio, Silvio Maselli, Andrea Paris e Matteo Rovere
Casa di produzione Groenlandia, Fidelio
Distributore Prime Video
Genere Commedia
Anno 2024