Al teatro Off/Off di Roma, Milena Mancini ha rappresentato dal 19 al 24 marzo il monologo ‘Amore! – il Teorema di Sarah’. Un character study sull’amore al femminile pieno di energia, ma povero di idee
In ‘Amore! – il Teorema di Sarah’, Sarah “scritto con l’h, vuol dire principessa” è una donna come tante altre che ha qualcosa da dire al mondo. Un discorso sull’amore, la femminilità, l’essere donna e madre e il cercare equilibrio nella propria vita; ma più di ogni altra cosa sulla normalità, le cose di tutti i giorni, la ricerca di un completamento nella propria esistenza quotidiana. Un’elevazione della normalità, di quelle piccole esperienze a cui spesso non pensiamo, cercando di ridere di ciò che accade tutti i giorni e trovare il lato nascosto di ogni cosa.
“Sarah”, dichiara l’interprete Milena Mancini, “è la Principessa boomer del duemila: innamorata di suo marito, melensa e rude, moglie e amante, figlia e madre, forte e persa, alla continua ricerca di un equilibrio sul filo della vita”.
Una donna che assomiglia a tante altre, che è tante altre messe insieme, e che dovrebbe racchiudere nelle sue vicende quotidiane, nei suoi trascorsi sentimentali nelle sue piccole lotte con il mondo che la circonda e la gente che arricchisce le sue giornate, il vissuto – o almeno una parte – di tutte le donne che guardano.
Amore – il Teorema di Sarah: il troppo stroppia, il poco spegne
L’interpretazione di Mancini della sua eroina è sguaiata, poliedrica, carica di sfrenata energia – in un crescendo di interazioni con i numerosi props, notevoli cambi d’abito istantanei e un tono vocale forte, cangiante e spesso estremo. In certi casi troppo estremo, a un livello caricaturale, il che contrasta direttamente con la natura ordinaria degli eventi trattati.
La ricerca dell’ordinario penalizza anche il contenuto, facendo di Sarah un tipo di protagonista – la donna qualunque alla Bridget Jones, che si destreggia tra cuori spezzati e sogni romantici a occhi aperti. Sarah corteggia l’evanescente possibilità di “avere tutto” – carriera, famiglia, amore, vita sua – e racconta le sue esperienze con chiasso ed eccessi che a volte fanno sorridere, ma non bastano a rendere davvero speciale ciò che viene raccontato.
Nonostante l’impegno di Mancini e l’ottima produzione scenica, ‘Amore – il Teorema di Sarah’ fatica a lasciare un impatto a lungo termine e non porta in scena nulla che non sia già visto. L’energia scoppiettante della sua interprete lascerebbe anzi ben sperare a scenari migliori, che le permettano di interpretare un personaggio che le appartenga davvero. Una donna che sia una, non tutte insieme, e sappia bastare così.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: Pepsy Romanoff
Amore! – il Teorema di Sarah
Teatro Off/Off
24 marzo
Scritto e interpretato da Milena Mancini
Regia Vinicio Marchioni
Luci e tecnica Umberto Fiore
Organizzazione Tommaso De Santis
Produzione Anton Art House