‘La neve impressa’ è la nuova raccolta di poesie di Mattia Cattaneo che affronta con più consapevolezza il distacco dalla madre attraverso la comprensione del dolore. Dopo la precedente raccolta “Partitute di pelle”, il poeta impara ad affrontare l’assenza e ad elaborare la sofferenza, senza mai dimenticare l’amore per chi gli ha donato la vita
Dopo la raccolta “Partitura di pelle”, Mattia Cattaneo torna con una nuova pubblicazione di poesie ‘La neve impressa’ attraverso l’associazione culturale Architetti delle Parole.
Come spiega con chiarezza nella prefazione Maria Concetta Giorgi, nel precedente volume, “l’autore ha cercato di mettere in scrittura il disorientamento provocato dalla morte della madre, nel testo ‘La neve impressa’, c’è l’evoluzione di un percorso conoscitivo personale così profondo, che arriva a diventare un atto supremo della conoscenza del dolore”.
Il libro è strutturato in tre parti ben definite: Anamnesi (ricordo), Esilio (stasi di vita terrena) e Nevai (dopo il freddo dentro, il vento modifica la temperatura, cambiano le esperienze emotive e sensoriali del dolore).
Tuttavia, prima di addentrarci nel contenuto è bene analizzare il titolo ‘La neve impressa’. La neve infatti ha un significato molto particolare, è simbolo di purezza, ma anche di rinascita e trasformazione.
Il senso di smarrimento e vuoto
Come non ricordare la poesia “Fior di neve” di Umberto Saba che ci proietta in una dimensione di pace e stupore. Ma c’è anche un collegamento con la morte. Ecco perché la neve diventa elemento di passaggio tra la dimensione terrena e la dimensione divina.
Nella prima parte, “Anamnesi”, il poeta elabora il distacco dalla madre attraverso la memoria: “le stoviglie erano diventate pigre,/ resistenti al corpo di una casa addormentata/lo sguardo disperso”, appare evidente il senso di smarrimento e vuoto, che genera nel poeta immagini che assorbono una solitudine profonda.
‘La neve impressa’ affronta, quindi, la comprensione del dolore, ripercorrendo la malattia materna attraverso il riferimento a una cartella clinica. Davanti alla diagnosi il figlio diventa analfabeta, incapace di comprendere, giunge così il profumo di ginestra, che rappresenta il coraggio e la resistenza estrema di fronte a un destino inevitabile: “fogli arrotolati/ nella cartella clinica/resto/analfabeta/perché mi sta dissanguando/ questa tua tristezza”.
La comprensione del dolore
Non è facile l’accettazione di una perdita, così come la comprensione del dolore.
Nella seconda parte “Esilio” si manifesta l’angoscia di dover affrontare una frantumazione del corpo, devastato dal male, il dolore è una pioggia imprendibile, o meglio incomprensibile. Il passaggio dalla vita ad altra dimensione ha sempre suscitato paura, tensione.
Il linguaggio non a caso prende una direzione di precipitazione per poi risollevarsi. È questa la vita: una prova continua tra luci ed ombre, salite e discese. Si va avanti consapevoli che “Tutto resta/ così com’è”.
La neve impressa: l’evoluzione interiore
Nella terza e ultima parte, “Nevai“, il poeta si avvia a un’evoluzione interiore, la quotidianità è meno faticosa, angosciante, viene affrontata con forza e determinazione attraverso l’amore incondizionato per la vita e per le parole, senza mai dimenticare il dolore trascorso.
Qui, quel “trovare l’azzurro anche nelle palpebre chiuse” indica la volontà di ricercare nella spiritualità il contatto con il cosmo, un desiderio di porsi in ascolto per alleviare distanze con ciò che solo in apparenza è lontano da noi.
Cattaneo si rende conto che gli elementi che regolano la vita sulla terra parlano, ci appartengono e sono parte essenziale del nostro stare al mondo.
La scrittura di Cattaneo è di rara sensibilità e bellezza, profonda e matura, lieve come una carezza e allo stesso tempo potente come un dardo. Difficile non restarne avvolti e affascinati, perché i suoi versi penetrano nell’anima e rendono partecipe il lettore.
Si attraversano i luoghi e i sentimenti con la stessa intensità di quando si compie un viaggio di esplorazione e conoscenza. E questo viaggio, per quanto sia a tratti complesso e tortuoso, porta verso una luce bellissima che resta per sempre.
Michela Zanarella
Biografia
Mattia Cattaneo è nato a Trescore Balneario (BG), abita a San Paolo d’Argon (BG) ed è laureato in Scienze della comunicazione. Adora la montagna e la natura.
Lavora come assistente educatore presso una cooperativa. Dal 2019 è cofondatore dell’associazione culturale “Architetti delle Parole” con Carlo Arrigoni, portando in scena numerose letture sceniche.
Ha pubblicato alcuni libri di poesia e tre romanzi. Gestisce il gruppo FB “Circolare Poesia” atto a diffondere la poesia.
Mattia Cattaneo
La neve impressa
Edizioni Architetti delle Parole
Collana
Genere Poesia
Edizione 2024
Pagine 77