Il rinnovato teatro Ateneo di Roma inizia la stagione 2024/2025 il 1° ottobre con ‘Roberto Baggio’, un intenso monologo scritto e diretto dal bravo Davide Enia, nel quale si rappresenta la storia di un medico che presta servizio negli ospedali da campo, principalmente in Medio Oriente, e che porta lo stesso nome del campione di calcio Roberto Baggio
Costretto a stare seduto per colpa di un incidente alla gamba, Davide Enia è in scena a raccontare con grande trasporto la storia di Roberto Baggio, un medico anestesista che per lunghi anni ha prestato servizio presso gli ospedali da campo in Afghanistan e in Iraq.
Il copione mette la platea di fronte a una serie di episodi orribili e sanguinosi dei quali Baggio è stato testimone e quegli stessi episodi mostrano una realtà così drammatica da sembrare insopportabile.
Enia firma il testo con grande consapevolezza e verità, parlando anche di se stesso con onestà e leggerezza.
Roberto Baggio: la profonda angoscia
‘Roberto Baggio’ è una pièce dal peso non indifferente che non può non toccare i sentimenti di tutti gli spettatori portandoli a uno stato di profonda angoscia.
Questa è tuttavia una rappresentazione alla quale manca una cifra più propriamente teatrale: non c’è regia, non c’è interpretazione (Enia di fatto legge il proprio testo), né tutto ciò che trasforma un copione in spettacolo; l’opera è però piena di significato e scritta in modo che il pubblico la ascolti con la massima attenzione.
Eppure, nonostante tutto questo, si ha la sensazione che temi tanto tragici e dolorosi non siano adatti a questo periodo storico, soprattutto considerando che il centro di questo lavoro è già stato affrontato non soltanto a teatro ma in decine di inchieste, servizi giornalistici e programmi televisivi.
Gabriele Amoroso
Teatro Ateneo
1 ottobre
Roberto Baggio
Scritto e interpretato da Davide Enia