Nell’ambito della rassegna La città di tutti, in corso in questi giorni presso il teatro Trastevere di Roma, lo scorso 5 novembre è andato in scena ‘La gru’, uno spettacolo scritto da Luisa Campatelli, che per l’ennesima volta accende i riflettori sul fenomeno della scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro
Angela è la moglie di Aldo che di professione fa il gruista. Aldo lavora sull’alto macchinario edile presso l’ILVA a Taranto: durante una terribile sera di tempesta, nonostante le norme che impongono di lavorare in piena sicurezza, Aldo è seduto nella sua gru e, come purtroppo era prevedibile, troverà la fine della propria vita in un drammatico incidente. Per lunghe ore Angela attenderà il suo ritorno invano.
‘La gru’ è un breve monologo che porta la firma di Luisa Campatelli che, attraverso un registro carico di metafore e simbologie, racconta gli aspetti più tragici che hanno riguardato la città di Taranto negli ultimi anni.
La gru: un lavoro ricco di figure retoriche
All’interno del copione sono infatti analizzati due degli elementi più controversi di quella che è l’ILVA e cioè la poca sicurezza sul lavoro e le terribili conseguenze sulla salute che lo stabilimento metallurgico ha inflitto agli abitanti della città per anni e anni.
Con il contributo della sobria regia di Alfredo Traversa, dunque, la Campatelli realizza un lavoro incisivo e secco, sebbene arricchito da un linguaggio pieno di figure retoriche che, in modo molto elegante, mitigano la parte più dolorosa e negativa dell’intero lavoro.
Uno spettacolo necessario
L’interprete del lavoro è la bravissima Tiziana Risolo, un’attrice che con una recitazione piena di trasporto e sentimento riesce a toccare le corde emotive di tutta la platea.
‘La gru’ si presenta come un monologo toccante e significativo che soltanto nella parte finale tende a cadere forse troppo nell’artefatto e nel didascalico.
Tuttavia, porre l’accento su un argomento già trattato innumerevoli volte, anche a teatro, continua a essere doveroso affinché ciò che l’opera racconta diventi qualcosa di sempre più raro fino a sparire del tutto.
Gabriele Amoroso
Teatro Trastevere
5 novembre
La gru
di Luisa Campatelli
Regia di Alfredo Traversa
con Tiziana Risolo