In scena presso il teatro Belli nell’ambito della rassegna Trend, fino allo scorso 14 novembre, ‘MUM’ è un lavoro che racconta una straziante storia costruita sul fenomeno della depressione post partum: sul palco tre attrici bravissime che, proprio in quanto donne, disegnano i contorni più verosimili e credibili per questa trama così dolorosa
Nina ha partorito da pochi mesi il piccolo Ben; subito dopo il parto la giovane donna inizia a provare un sentimento di fortissimo malessere e di inadeguatezza nei confronti del neonato. È chiaro che la ragazza soffre di depressione post partum.
Pearl, la madre del compagno di Nina, decide di lasciare alla ragazza una serata libera occupandosi di Ben nel proprio appartamento. Nina dunque invita a cena la sua amica di lunga data, Jackie, con la quale inizierà a capire che dentro di lei qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.
MUM: un’opera da nodo alla gola
Con la firma di Morgan Lloyd Malcolm, ‘MUM’ mette su carta una travolgente condizione psicologica che colpisce un importante numero di donne che hanno appena partorito: la depressione post partum.
L’opera è molto dura, severa e cruda e in più passaggi porta gli spettatori a provare una grave sensazione di nodo alla gola.
L’insieme di emozioni che ‘MUM’ trasmette al pubblico sono la caratteristica di un lavoro che fa luce su un aspetto della maternità che in effetti continua a essere un tabù.
Un momento traumatico e doloroso
La depressione post partum è un triste fenomeno che colpisce più neomamme di quanto si pensi e che pone le stesse in uno stato di insopportabile imbarazzo per il rapporto così controverso che si viene a creare col bebè appena nato.
Attraverso la figura di Nina, la platea riesce a capire quanto traumatico e doloroso sia questo momento che apparentemente non ha soluzione, ma che come ormai è invece noto può trovare i migliori esiti grazie al supporto psicologico.
Tutto ciò è riassunto benissimo in ‘MUM’ che, oltre a essere uno dei lavori migliori presentati nella rassegna Trend, può godere anche di una scrittura onesta e disinvolta, così come la regia di Roberto Di Maio, che non ha intenzione di giustificare né tantomeno di salvare nessuno dei personaggi protagonisti della storia.
Tre attrici eccezionali
Le tre attrici presenti in scena, Manuela Parodi, Elena Radonicich e Tiziana Avarista, interpretano le proprie parti con estrema bravura e creano tra loro un insieme di rapporti verosimili che rendono l’aspetto più triste della vicenda ancora più reale.
Una volta terminato lo spettacolo, il pubblico prova quasi un senso di sollievo nel vedere la fine di un’ora e mezza così piena di sofferenza e può facilmente riflettere su quanto assistere a quella pièce possa essere ancora più sconvolgente per chi, nel ruolo di neomamma ha vissuto davvero quel periodo infernale.
Gabriele Amoroso
Teatro Belli
dal 12 al 14 novembre
MUM
di Morgan Lloyd Malcolm
Traduzione Manuela Parodi
Regia e luci Roberto Di Maio
con Manuela Parodi, Elena Radonicich, Tiziana Avarista
con il sostegno di ZIP_Zone d’intersezione positiva
con il supporto di Artisti 7607