Camera ‘402’ è andato in scena al teatro Cometa Off di Roma dal 14 al 19 gennaio scorsi. La drammaturgia è ripresa dalla precedente -“Quarto piano stanza due” – scritta sempre da Elettra Zeppi e Francesco Imundi, ma rivista nella sua interezza, trasformandosi in un copione nuovo e denso di tensione
Camera ‘402’ è la stanza dell’albergo che è stata assegnata al Senatore della Repubblica Marco De Simone. È la sera in cui il Senato dovrà votare per l’autorizzazione a procedere nella causa per cui è indagato: “Disastro Ambientale” è l’accusa.
In questa atmosfera tesa e smaniosa, all’improvviso entra nella stanza Anna, una cameriera ai piani che scappa dal suo capo, il direttore dell’albergo, che la tiene sotto scacco: la costringe ad avere dei rapporti sessuali con lui, pena il licenziamento.
Una danza adrenalinica
Da questo momento inizia una vera e propria danza tra Anna e Marco, che attraversa infinite sfumature di emozioni. Lei è sulle prime spaventata, in cerca di qualsiasi tipo di conforto, diffidente ma alla ricerca di conferme, tuttavia anche stanca e provata, lui, invece, è sospettoso e comprensibilmente preoccupato che una sconosciuta gli sia sopraggiunta in camera in una sera così delicata.
Tanti i silenzi, che maturano insieme all’imbarazzo, alla rabbia e alla paura che, in qualche modo, fanno salire l’adrenalina. Tanti sguardi intensi, nel tentativo di capirsi, di studiarsi, di vedersi dentro, quasi come a dire: “Tu, veramente chi sei?”
Questo ballo adrenalinico porta entrambi i personaggi a superare continuamente i limiti, sfociando inevitabilmente in un infuocato e impetuoso atto sessuale, come se il desiderio fosse quello di entrarsi nelle viscere, facendosi quasi male.
402: osservare silenziosamente dal buco della serratura
Lo spettatore ha l’impressione di spiare le azioni dal buco della serratura, infatti si dimentica spesso di essere a teatro. I due interpreti sono così travolgenti tanto da mantenere la porta socchiusa per essere appunto osservati silenziosamente, con una crescente curiosità.
Non si sa dunque dove i protagonisti stiano conducendo la platea, eppure si rimane lì, con il fiato sospeso ad attendere l’evento successivo.
Ed è il dopo che è spiazzante, imprevisto, scioccante: la storia d’un tratto si mostra al pubblico come un puzzle in cui piano piano i pezzi cominciano a incastrarsi perfettamente, e ciò che era sembrato un dettaglio diviene un pezzo fondamentale dello stesso, per formare l’opera intera e giungere a un finale mozzafiato.
Due personaggi caratterialmente opposti
Una scrittura, quindi, quella di Francesco Imundi ed Elettra Zeppi davvero precisa e puntuale, studiata a tavolino per stupire chi guarda. In un’ora di spettacolo riescono a stravolgere l’intera narrazione senza dilungarsi e soprattutto senza perdersi mai.
La Zeppi è anche in scena. È un’Anna intima, fragile e seducente, che ben si cela dietro la parte debole della coppia, ma in realtà è lei che guida il gioco, è lei che traghetta i due verso un inaspettato e sorprendente colpo di scena.
Linari è perfetto nel ruolo del Senatore, è distaccato e profondo allo stesso tempo, fascinoso nel suo portamento da politico, credibile sia nell’interpretazione sia nella sua fisicità.
Infine, una bella sorpresa il cameo di Paolo Celata che compare in video, il quale interpreta se stesso nel ruolo del giornalista di cronaca.
Il pubblico si è dimostrato caloroso ed entusiasta. Speriamo di vedere il progetto girare per l’Italia nella prossima stagione, perché merita molto.
Luisella Polidori
Foto: Francesco Imundi
Teatro Cometa Off
dal 14 al 19 gennaio
402
Regia Federico Vigorito
di Elettra Zeppi e Francesco Imundi
con Elettra Zeppi e Gabriele Linari
Aiuto regia Francesca La Scala
Costumi Janny Altamura
Grafica Walter Del Greco
Scena Area5Lab
Produzione Il teatro di Alice con l’amichevole partecipazione di Paolo Celata