La performance del ‘Quartetto Werther’, tenutasi il 22 gennaio scorso nella cornice unica della Città dell’Altra Economia a Roma, si è rilevata un’assoluta eccellenza nel panorama musicale contemporaneo. L’evento, organizzato e promosso dalla Fondazione “CulturaSì”, ha offerto un’esperienza artistica che ha saputo coniugare profondità espressiva, precisione tecnica e una rara capacità di dialogo tra gli strumenti
L’apertura con il “Quartetto” di Enescu per pianoforte e archi n.2, op.30 in re minore si è distinta per introspezione e dinamismo. La complessità della partitura, ricca di contrappunti e variazioni ritmiche, è stata affrontata con una maturità interpretativa che ha messo in luce la profondità del linguaggio del compositore rumeno.
Antonino Fiumara al pianoforte ha scolpito ogni frase con chiarezza e potenza, senza mai sopraffare l’intimità delle corde, mentre Misia Iannoni Sebastianini al violino ha incarnato con eleganza il lirismo del tema principale, stabilendo un dialogo vibrante con Martina Santarone alla viola e Vladimir Bogdanovic al violoncello.
La sensibilità nel rendere le modulazioni armoniche ha catturato le sfumature emotive e le influenze folcloriche tipiche della scrittura di Enescu.
Quartetto Werther: un nuovo splendore dell’opera di Mozart
Il secondo brano in programma, il “Quartetto K.493” di Mozart per pianoforte e archi in Mi bemolle maggiore, ha offerto un perfetto contrappunto stilistico alla profondità di Enescu.
Qui l’ensemble ha messo in mostra leggerezza, grazia e una precisione tecnica impeccabile, che non ha mai sacrificato la cantabilità innata della scrittura mozartiana.
Il fraseggio fluido e l’attenzione all’equilibrio tra gli strumenti hanno fatto emergere l’interplay dialogico e la brillante semplicità che caratterizzano questa celebre partitura.
Le dinamiche raffinate e la luminosità sonora hanno conferito un nuovo splendore all’opera, incantando il pubblico.
Aspetti tecnici e interpretativi
Il ‘Quartetto Werther’ si distingue dunque per una coesione straordinaria, frutto di anni di studio approfondito e di un’intesa naturale tra i/le giovani musicisti.
La capacità di bilanciare individualità e coralità è evidente in ogni esecuzione. Dal virtuosismo del pianoforte alla cantabilità del violino e della viola, fino alla profondità sonora del violoncello, ogni dettaglio è stato curato con maestria.
L’interpretazione è stata ulteriormente arricchita da un uso sapiente del rubato e da una dinamica calibrata, valorizzando tanto i momenti di introspezione quanto quelli di maggiore intensità emotiva.
La scelta dei tempi, rispettosa dello spirito delle opere, ha offerto al contempo una lettura personale e ricca di sensibilità contemporanea.
Quartetto Werther: un bis memorabile
Il concerto si è concluso con un bis d’eccezione: il quarto movimento del “Quartetto” per pianoforte e archi Op. 25 n.1 di Johannes Brahms.
La brillantezza e l’energia di questa esecuzione finale hanno conquistato la platea, che ha accolto il brano con applausi entusiasti, suggellando una serata di altissimo livello artistico, che ha confermato il ‘Quartetto Werther’ come una delle formazioni cameristiche più raffinate della scena musicale internazionale.
Grazie alla promozione della Fondazione “CulturaSì”, il pubblico ha potuto assistere a un evento che ha saputo emozionare e sorprendere, rendendo accessibile un repertorio tanto variegato quanto impegnativo.
Per chi non ha avuto la fortuna di essere presente, seguire il percorso artistico di questo straordinario gruppo artistico sarà un’occasione per scoprire un ensemble capace di portare la musica classica verso nuove vette di bellezza e significato.
Filippo Novalis
CAE – Città dell’Altra Economia | Roma
22 gennaio
Fondazione Culturasì
presenta
Quartetto Werther
Misia Sophia Jannoni Sebastianini violino
Martina Santarone viola
Vladimir Bogdanovic violoncello
Antonino Fiumara pianoforte
Programma:
Georges Enescu
Quartetto per pianoforte e archi n.2, op.30 in re minore
Wolfgang Amadeus Mozart
Quartetto per pianoforte e archi n.2 K.493 in Mi bemolle maggiore
Johannes Brahms
Quarto movimento del “Quartetto” per pianoforte e archi Op. 25 n.1