Paolo Triestino è il protagonista di ‘Guanti bianchi’, lo spettacolo che fino al prossimo 2 febbraio occuperà il palcoscenico del teatro Vittoria di Roma: nei panni di un trasportatore di opere d’arte, Triestino racconta al pubblico l’importanza della bellezza
Antonio Ricceri è un manovratore, la figura che si occupa di trasportare preziose opere d’arte da un museo a un altro. Nella sua lunga carriera, questo uomo come tanti impara a sviluppare un gusto raffinatissimo e il contatto costante con la bellezza gli permette di capire quanto la bellezza stessa sia benefica e salvifica.
‘Guanti bianchi’, firmato dal sempre eccezionale Edoardo Erba, è un profondo monologo che mette insieme sentimento e divulgazione con un linguaggio semplice e toccante.
Guanti bianchi: inno alla bellezza
L’opera, infatti, usando la figura del manovratore Antonio come protagonista, diventa il pretesto per raccontare al pubblico quanto l’arte in particolare e la bellezza in generale siano due concetti indispensabili per il benessere degli uomini, arrivando in alcune circostanze a essere persino curative.
Nel corso della rappresentazione, la figura di Antonio, interpretata magistralmente da Paolo Triestino, si trasforma in un divulgatore che, dopo aver brevemente raccontato i passaggi salienti della propria identità, si dedica a intrattenere gli spettatori descrivendo alcune delle opere d’arte più significative della storia dell’umanità.
Discorrendo di statue, dipinti e capolavori architettonici sparpagliati per secoli e secoli, Antonio diventa quasi un maestro che con la propria chiarezza e onestà tiene in pugno chiunque lo stia ascoltando.
Il grande cuore di Paolo Triestino
Per l’ennesima volta, Paolo Triestino si conferma un attore di grande sensibilità e la sua prestazione sul palcoscenico affascina tutta la platea, portandola spesso anche a provare delle piacevoli emozioni legate non soltanto alla bellezza delle opere che Triestino con abilità descrive, ma anche alla leggerezza e al cuore con cui l’attore si rivolge a tutti i suoi ascoltatori.
Lo spettacolo è un esempio perfetto di teatro colto e la sua sostanza, così nobile e necessaria, lo rende un lavoro adattissimo soprattutto a spettatori giovani.
Gabriele Amoroso
Foto: Stefano Sarghini
Teatro Vittoria
dal 23 gennaio al 2 febbraio
Guanti bianchi
di Edoardo Erba
liberamente ispirato a “L’arte spiegata ai truzzi” di Paola Guagliumi
Regia Paolo Triestino
con Paolo Triestino
Animazioni Valeriano Spirito
Costumi TraArt
Luci Giuseppe Magagnini
Musiche Natalia Paviolo
Scena Francesco Montanaro
Produzione Diaghilev srl