Siamo liberi pensatori
Giulia Lazzarini dà voce a Rita Levi Montalcini per il terzo appuntamento della rassegna al femminile ‘Le donne erediteranno la terra’. Lettere, parole e vita ci toccano con passione, quella che ha sempre stimolato il Premio Nobel italiano nella sua continua ricerca
All’interno di una scenografia essenziale la bravissima attrice ci fa arrivare vivida la figura della Montalcini attraverso letture e racconti di vita.
La musica classica e un video che scorre sullo sfondo aprono la performance. La studiosa tiene a precisare che la vita è un continuo esperimento non finito e che uno scienziato non è solo un tecnico, bensì un bambino curioso di fronte ciò che vede e lo incanta.
L’appassionante preambolo dunque preannuncia l’intensa vita della senatrice a vita (2001), la quale con tenacia ha dedicato la sua intera esistenza alla ricerca scientifica, nonostante gli ostacoli incontrati. Dall’infanzia alla giovinezza e all’età adulta, quindi, il racconto prende vita, lasciandoci immaginare i momenti più intimi e lavorativi della Montalcini e non solo.
Anche le descrizioni degli ambienti che abita vantano di meticolose e dettagliate descrizioni, tanto da farci vivere proprio quel preciso istante in cui la Lazzarini, con le sue perfetti doti canore, le rimanda a noi con candore.
Torinese di nascita, proviene da una famiglia ebrea. Figlia di un ingegnere e di una pittrice, ha una sorella gemella Paola, dal talento artistico, e due fratelli: Gino e Anna. Si laurea in medicina, è riluttante ai contatti fisici, ha timore degli adulti e poca fiducia in sé.
Rita, poi, emigra in America, dove comincia a fare i suoi primi esperimenti. Da qui date, luoghi e persone autorevoli da lei incontrate, tracciano la cronologia del suo percorso. Conosce Dulbecco, Viktor Hamburger, Rodolfo Amprino, Volterra e altre figure eccelse nel campo della medicina e della scienza. Viaggia tra New York, Firenze, Napoli, St. Louis e Los Angeles. Nella camera dove viveva installa, con i pochi mezzi e strumenti a sua disposizione, un laboratorio, per approfondire i suoi studi sul sistema nervoso, definendoli “luoghi ignoti”.
Di certo entrano in causa argomenti a noi distanti ma affascinanti, più vicini sicuramente a chi ha dimestichezza con le materie biologiche. Si fa quindi difficoltà a seguire tutti i collegamenti che hanno portato la Montalcini a comprendere la mancanza di alcuni elementi chimici nel nostro organismo, generando così delle patologie sul sistema celebro – spinale.
Dalla lettura sobria, poetica, metaforica e nostalgica emerge dunque una personalità forte, sposata con i suoi embrioni, che ha sempre saputo riflettere sulle proprie scelte. Alla platea arriva inoltre l’evocazione della vita della Montalcini, medico-scienziato, che ha sempre guardato avanti, rivolgendo uno sguardo attento alla comprensione per gli atri: dalle lettere scaturiscono la mancanze degli affetti più cari, le passioni e l’essere un’attenta osservatrice del mondo, in quanto scienziata e dipendente dalla materia inerme oggetto del suo studio.
Annalisa Civitelli
Teatro Vittora
dall’8 al 13 maggio
Le parole di Rita
diretto da Valeria Patera
racconto teatrale per voce, video e musica
dalla vita e dalle lettere di Rita Levi Montalcini
interpretato da Giulia Lazzarini