Dobbiamo parlare

Il teatro Hamlet, struttura sempre più attiva ed interessante sulla scena romana, apre il sipario su una commedia esilarante firmata da Sergio Rubini e diretta dallo stesso autore per il cinema nel 2015. Quattro personaggi esplosivi ed isterici occupano quasi due ore fatte di battute fulminanti e situazioni divertentissime sotto la guida della regista Gina Merulla, che si rivela a sorpresa un’ottima tessitrice di tempi comici

La giovane coppia formata da Vanni e Linda, simpatici intellettuali romani, si ritrova con il proprio appartamento messo sotto assedio da Costanza e Alfredo, due loro amici più attempati, invadenti, altolocati e nevrotici. Quando questi ultimi decidono di confessare per cause di forza maggiore i rispettivi tradimenti, quella che per i proprietari di casa doveva essere una serata non soltanto per loro stessi ma soprattutto fuori da quelle pareti, diventa una notte interminabile alle prese con i due invasori che negli sfortunati Vanni e Linda vedono una valvola di sfogo.

“Dobbiamo parlare” è uno spettacolo il cui titolo mai fu più profetico: si parla continuamente. Il copione è colmo di battute dall’inizio alla fine ed i quattro personaggi sono un fiume in piena di logorrea che, per fortuna di chi li ascolta, diverte senza sosta. Forte di una scrittura solida e mai scontata, il testo, sebbene consistente e lungo, non annoia mai ed anzi scorre veloce senza neppure il bisogno di un intervallo.

Gina Merulla, giovane regista da sempre appassionata di teatro impegnato, di ricerca e di biomeccanica, si cimenta con la commedia brillante dimostrando di saperci fare: l’azione ha un ritmo costante e serratissimo ed abbondano tormentoni e sottigliezze, inventati dalla Merulla stessa, che fanno presto diventare tutti i personaggi familiari a chi li osserva. In quanto proprietaria del teatro, la regista gioca in casa e sia lo spazio scenico, sia l’illuminazione sono usati con estrema disinvoltura per esaltare al massimo i punti forti del lavoro.

Il cast scelto è perfetto per l’opera e mentre Patrizia Casagrande e Alessandro Catalucci, i maturi coniugi fedifraghi, sono instancabili e quasi iperbolici nei ruoli dei protagonisti (ruoli senza dubbio scritti con più ispirazione di quelli dei due coprotagonisti), Sabrina Biagioli ed Ilario Crudetti, interpreti dei due personaggi più defilati e decisamente meno prepotenti, gli tengono testa altrettanto bene se non meglio. E tutti e quattro riescono a strappare risate dalla prima all’ultima scena.

L’intero spettacolo, colorato e vivace, è una scommessa che Gina Merulla vince senza riserve e che merita di essere ripetuta anche con altri testi.

Gabriele Amoroso

Teatro Hamlet

Dall’8 all’11 novembre 2018

Dobbiamo parlare

di Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi e Diego de Silva

regia Gina Merulla

con Ilario Crudetti, Patrizia Casagrande, Alessandro Catalucci e Sabrina Biagioli

piano luci Fabrizio Facchini

fonica Massimo Secondi

costumi Agnese Pizzuti

scene e foto Violetta Canitano