Al Teatro Petrolini, dal 27 al 29 novembre, è andato in scena “Galera Blues”, il drammatico monologo sugli
abusi nelle carceri scritto da Enza Li Gioi e diretto e interpretato dall’attore Mino Sferra. Sul palco anche il chitarrista Paolo Rainaldi capace di rendere ancora più inquietante e struggente l’interpretazione
“Galera Blues” è un lungo e drammatico flashback di ricordi, memorie, delusioni e amare consapevolezze del secondino Cosimo Salvatore Parracino, un uomo sulla sedia a rotelle distrutto fisicamente dal cancro e addolorato per l’arresto per spaccio di droga del figlio.
Il protagonista, nell’intensa recitazione di Mino Sferra, ammette le sue stesse colpe e la superficialità nel commettere abusi e maltrattamenti ai danni dei detenuti, commessi per un’insolito delirio di onnipotenza crescente.
Attraverso un flusso di coscienza che non conosce tregua, le parole dell’ex guardia carceraria arrivano al pubblico come un’accusa al sistema carcerario e alle crudeltà commesse senza un briciolo di umanità ma con una sete di inspiegabile senso di potere capace di ingozzare i personaggi dalla vita scialba e poco stimolante, proprio come Cosimo.
Un’infanzia trascorsa accanto a genitori poco vicini e affettivamente assenti, e una maturità alla ricerca del grande riscatto in grado di consegnargli una vita normale: Cosimo smania per avere un suo posto nel mondo, una moglie e un figlio brillante, apparentemente senza grandi problemi.
Tutto procede senza guizzi particolari, fino al giorno della festa di laurea di Matteo, in cui tutto si stravolge e l’interiorità del protagonista sembra doversi ripulire da un’apparenza di “decoro” mascherata da un lavoro e una famiglia “normali”.
Ora la sorte che è toccata a tanti detenuti sembra non risparmiare Matteo, sensibile e incapace di reggere le storture e le vessazioni del carcere. Il monologo, angosciante e amaro, è ispirato a Mario Dumini, personalità nota per le sue battaglie tese ad ottenere una maggiore umanità nelle carceri.
L’attore è solo in scena. Accompagnato dalle note del musicista Paolo Rainaldi, si muove all’interno di una scenografia essenziale ma funzionale: un’atmosfera desolante e di vuoto interiore, trasmesso con grande forza espressiva dal protagonista e accentuato dalle melodie alla chitarra.
La performance attoriale di Sferra è dunque trascinante ed emozionante e il pubblico non può rimanere impassibile davanti alle sue parole; tuttavia la resa scenica, già efficace, potrebbe essere arricchita con la proiezione di video sul fondo, per rendere più dinamica e vitale l’azione.
La musica, inoltre, avrebbe potuto rendere ancora più incisivo il testo già drammatico di per sé: il chitarrista, controparte silenziosa del personaggio, avrebbe potuto essere sempre in scena modulando, da dietro le sbarre, il dolore dello stesso attraverso un suono ancora più straziante.
“Galera Blues” rimane uno spettacolo da vedere sia per l’intensità dell’interpretazione, sia perché affronta l’attualità del tema trattato: il testo di Vincenza Li Gioi è infatti un’intelligente denuncia ad un sistema malfunzionante che non smette di creare disagi e di contare vittime.
La pièce sarà replicata al Teatro Petrolini il 19 e il 20 dicembre.
Mia Gypsy
Teatro Petrolini
dal 27 al 29 novembre
e 19 e 20 dicembre
Galera Blues
di Enza Li Gioi
regia Mino Sferra
con Mino Sferra
Paolo Rainaldi chitarra
scenografia Mauro Berti
fonico Carlo Sabelli
aiuto regia Lorenzo Sferra
sisegno luci Maurizio Paolini