Il Teatro Vittoria apre le porte a “Melampo” di Ennio Flaino. Adatto come primo approccio con l’autore italiano, vanta la regia di Massimo de Rossi e vede sul palco Carlo Lizzani, Claudia Crisafio, Stefano Messina e Rita Tersigni, e lo stesso de Rossi. Definito “una favola moderna” la rappresentazione dai toni surreali delinea lo stile felliniano e ricorda un’epoca retrò in cui era lecito sognare
Il giornalista, scrittore, drammaturgo e critico cinematografico nostrano a fine anni ’60 si trova a New York, in quanto deluso da una Roma cinica e provinciale. Qui, tra il 1966 e il 1967, scrive la sceneggiatura di “Melampo. La metamorfosi di una donna”; sognava di girare un film ma il sogno fu però disatteso.
Sul palco dello storico teatro del quartiere Testaccio di Roma Massimo de Rossi riprende il testo seguendo una narrazione del tutto particolare. Lo stesso de Rossi e Rita Tersigni aprono la pièce con un’intervista: egli racconta alla giornalista l’antefatto che lo ha spinto a trasporre “Melampo” a teatro. Proprio de Rossi impersona il regista della commedia: a mo’ di narratore entra in scena riassumendo dei fatti per agganciarsi alle successive vicende ma così facendo ne spezza ritmo e andamento.
La semplice scenografia, curata da Gianluca Amodio, accoglie dei cubi bianchi e uno sfondo su cui i colori cambiano a seconda del momento, fungendo anche da panorama notturno per una danza alla Luna poetica e decisamente dal sapore felliniano.
Qui si svolgono le azioni: gli spazi temporali sono ben gestiti e sono funzionali alla narrazione, accompagnati dal variegato tappeto sonoro curato da Anghela Sinckler.
Il filo conduttore è scandito dall’incastro più che riuscito dei cambi scena e dal cambio di abiti deliziosi ed eccentrici scelti da Stefania Pisano; l’ottima interpretazione che gli attori sfoggiano con professionalità è il condimento essenziale. L’insieme inoltre è mantenuto dai costanti quadri a due; solo uno breve vede tutto il cast sul palco: i protagonisti sono insieme a un amico psicanalista di Giorgio, Marphy (Stefano Messina), e la sua segretaria Joice (Rita Tersigni).
Central Park e una casa in riva al mare sono al centro della storia: Giorgio Fabro (Carlo Lizzani), scrittore nostalgico, incarna Flaiano, porta a passeggio il suo cane Melampo. Egli si imbatte nella giovane e bella Liza Baldwin (Claudia Crisafio), la quale deve far accoppiare la sua cagnetta Charmy con Melampo. I due, dopo un dialogo serrato e appassionato, si innamorano. Dalla loro convivenza si dipanano le dinamiche delle vicissitudini.
I dialoghi, dalle battute sarcastiche e taglienti, sono per di più incentrati sul valore dell’esistenza e sulle insicurezze di ognuno; si sviscerano i nodi dell’amore, le scelte personali, le relazioni; si gioca sul sentimento della solitudine e sulla follia di alcuni comportamenti e atteggiamenti umani che, forse, al fine di stare insieme a qualcuno nel corso del tempo possono modificarsi.
Giorgio è di fatto sempre dubbioso e, nel suo essere intellettuale, non riesce a concepire la realtà così come si presenta: la fugge per la paura di cambiare. Egli scrive forgiandosi della sola immaginazione e forse questo gli basta. Liza, al contrario, si lascia guidare dall’istintività e dal contatto fisico.
Le due figure sono quasi sempre sul palco: Claudia Crisafio è davvero brava sia nella recitazione, sia nelle movenze delicate ed energiche. Lizzani è brillante a suo modo, ossia definisce il suo ruolo tra inquietudine e tenacia. Messina veste bene i panni dello psicologo conferendogli un carattere deciso. Infine Rita Tersigni è credibile nel calarsi nella parte della ragazza di origini romane.
“Melampo” è uno spettacolo decisamente interessante, sicuramente da rivedere, affinché renderlo più snello e cadenzato. Il testo di certo non è di facile comprensione; non è per tutti. L’unica nota stonata e che avremmo evitato, visti gli anni in cui Flaiano ha scritto l’opera, è l’uso dei cellulari, escamotage che va a scontrarsi con l’epoca contestualizzata.
Annalisa Civitelli
Foto: Manuela Giusto
Teatro Vittoria
dal 24 gennaio al 10 febbraio
Melampo
New York: una favola moderna, una insolita meravigliosa storia d’amore ad opera di un cane inconsapevole
di Ennio Flaiano
regia Massimo de Rossi
con Carlo Lizzani, Claudia Crisafio, Stefano Messina e Rita Tersigni
scene Gianluca Amodio
costumi Stefania Pisano
musiche Anghela Sinckler
luci Alessandro Pezza
e nel ruolo del regista Massimo De Rossi
produzione Attori e Tecnici