L’individualità come amore per se stessi
“La vita è movimento, il movimento è vita.“
Gabriele Policardo con il suo libro edito da Spazio Interiore, ripercorre le tappe emozionali della nostra vita attraverso il superamento di alcuni comportamenti in campo familiare e amicale, amoroso e non solo. La donna è messa al centro al fine di ricostruire la sua personalità e renderla accogliente, vibrante ed energica principalmente agli occhi di se stessa e degli altri poi, attraverso il ritmo del proprio respiro
Quante volte ci siamo domandati la ricetta miracolosa per stare bene con noi stessi e relazionarci in modo sano e positivo con gli altri? Quante volte dopo la fine di una relazione distruttiva, ci siamo sentiti cinici, soli e a disagio nella nostra pelle? Quante volte una domma si annulla per far funzionare la propria storia d’amore, mettendo il sacrifico del sé e dei priori sogni al primo posto? Come si mantiene una relazione sana? Come si inizia a coordinare l’amore per noi stessi e la volontà di dare all’altro?
A questi quesiti risponde Policardo in ‘Io sono d’oro. Il valore della donna nella relazione’, un saggio irroratore di un’energia positiva e di un senso del bello che, lungi dal venerare soltanto la forma, si indirizza a valorizzare la sostanza di ogni essere umano, e in questo caso ponendo al centro della relazione la donna.
Nel breve testo, che potremmo definire un esperimento letterario, che confina strettamente con la poesia, vista l’abbondanza di immagini solari che l’autore inserisce nelle sue dissertazioni e che hanno attinenza con il simbolo dell’oro, del sole e del calore, egli stesso tenta di proporre una metodologia di cura dell’anima che abbraccia i concetti “new age” e psicologici, quelli energetici e la filosofia ermetica (l’idea di essere scintilla divina capitata per un caso a terra).
L’intento è riconnettersi in una sorta di autocoscienza alla propria forza interiore senza tuttavia proporre le solite trite solfe tanto amate dai nostri guru, quanto invece una cooperazione tra professionista e paziente in una danza continua di relazioni, di influenze e di evoluzione.
Dalle parole dell’autore si evince infatti che il testo non è parte di un programma prestabilito ma una sequenza partita dal suo incontro (termine che ricorre spesso tra le righe) con le storie che a lui si raccontano. La serie di concetti e di considerazioni
Il poliedrico scrittore si sofferma così sulla necessaria riappropriazione dell’individualità che pone l’accento sull’amore per se stessi, come principale fonte di risanamento: una sorta di rifiorire dell’io, scrutando nei meandri più intimi dell’anima, che va in cerca di un nuovo equilibrio e dimensioni, connettendosi alle forze insite nel profondo dell’inconscio.
In questo modo è possibile trasformare i rapporti di forza tra gioia e dolore, tra successo e insuccesso, come modificare anche l’ordine degli stessi e a guadagnare l’uscita verso la zona dei conflitti che lo squilibrio porta con sé.
Significa anche imparare ad accettare il dolore, a farlo proprio: camminare con lui, toccarlo e accarezzarlo, per affrontare al meglio le situazioni di ogni giorno. Tutto senza il pericolo di conferire ad altri il potere di salvarci e di conseguenza mettere in loro mani le chiavi della nostra esistenza, di per sé un bel alleggerimento di responsabilità: ma a quale prezzo?
Ultimo dettaglio fondamentale. Il volume non ha alcuna intenzione di sostituirsi ai percorsi classici della terapia, anzi li completa e li arricchisce immettendo la personale fermezza capace di disegnare assieme la mappa della vita, del destino e persino del futuro. Suddiviso in tre macro capitoli (“Entrare in sintonia con qualcosa di più grande”; “Un amore più ampio”; “Meditazioni”) ognuno con le sue consequenziali riflessioni che coinvolgono il campo delle emozioni, pur contenendo argomenti delicati, esso si presenta al lettore con una scrittura semplice e immediata ma al tempo stesso capace di aprire al rigido concetto espresso dalla disciplina psicologica rendendolo ampio, fluido e fluente, in grado di irrorare i campi desertici della nostra anima assetata.
Policardo sdogana quindi concetti chiave appartenuti da sempre alle seriose discipline umanistiche e li rende ariosi, brillanti e sopratutto pratici, all’interno di un libro essenziale e indispensabile, capace di farci riappropriare di una vita che per troppo tempo abbiamo delegato ad altri.
Alessandra Micheli
Biografia
Gabriele Policardo, autore, compositore e regista, ha studiato e praticato varie discipline spirituali. Allievo di Bert Hellinger, ha fondato le “Biocostellazioni”, una nuova dimensione dell’aiuto e della consapevolezza, nella quale le Cinque Leggi Biologiche si fondono alle Costellazioni mediali e spirituali, in un nuovo approccio al sintomo, al cliente, al corpo e all’Anima. Il nucleo della sua ricerca verte intorno alle relazioni disfunzionali, ai conflitti, ai sintomi fisici e psichici come movimento dell’Anima.
Gabriele Policardo
Io sono d’oro
Il valore della donna nella relazione
Spazio Interiore edizioni
Collana Nonordinari
Genere Spirituale
Editing Elisa Picozza
Progetto grafico Francesco Pandolfi
Edizione anno 2018
Pagine 144