Al Teatro Olimpico di Roma fino al 20 aprile la magia prende vita. Balli, acrobazie aeree e giocoleria stupiscono il pubblico immergendolo in un’atmosfera da sogno e totalmente immersiva
Si accendono le luci su una stazione: ad intermittenza seguono il rumore del treno e l’illustrazione del fumettista Cristiano Spadavecchia, il quale ha curato le scenografie disegnate, si illumina nella sua interezza.
Quattro ragazze e due ragazzi attendono che inizi il loro viaggio. Esso però subisce un ritardo. Che fare dunque nell’attesa? Joe (Vitor Dias), Rosemary (Federica Vaccaro), Lola (Jessica Pioggia), Miranda (Ileana Prudente), Margot (Maria Carolina Seckler) e Mr. Smith (Giorgio Richetta) ci intrattengono con la loro fantasia.
Dapprima si contendono un divano vecchio stile e di seguito offrono al pubblico numeri funambolici pieni di vitalità, energia e fluidità. Acrobazie aeree, balli, piroette, passi a due, elevazioni, giocoleria, cerchi, luminescenza, arrampicate sulle corde e sul trapezio, come su altre macchine sceniche (inventate dal gruppo) ove ondeggiare in aria e strutture meccaniche usate all’occorrenza, rimandano allo spettatore un prodotto visionario e immaginifico.
Suddiviso in quadri, ognuno con una sua storia specifica, “Sonics – Steam” delinea un percorso in cui interagiscono persone e sogni. Di fronte ogni performance non si può che rimanere stupiti nel riconoscere quanto equilibrio e concentrazione servano nel controllare i movimenti del corpo, poiché in questi casi bisogna essere sempre pronti e vigili.
Il gioco di luci, curato da Luca Perrone e Alessandro Pietrolini, supporta l’insieme poetico. Ci si perde tra il blu, il rosso, il bianco, il lilla e il giallo che creano toni chiaroscurali e fotografici, rendendo lo spettacolo ben curato. La colonna sonora del Maestro Ruggiero Mascellino, fisarmonicista e compositore siciliano, accompagna nel profondo ogni passo.
Dalle sonorità classiche si passa al jazz con disinvoltura, mentre ai ritmi popolari si uniscono danze tradizionali accennate, per confluire poi in qualcosa di ritmico e di cadenzato. L’unico brano cantato è il “Terzo fuochista” di cui l’autore è proprio il M° Mascellino, presentato da Tosca al Festival di Sanremo nel 2007.
L’atmosfera è più che azzeccata: il gruppo dei Sonics, ispirandosi alla narrativa fantascientifica Steampunk, ne ritrae le caratteristiche essenziali sia incentrandosi sulla descrizione di un mondo anacronistico, in cui tecnologia e strumentazioni vengono azionate dalla forza motrice del vapore, sia per quanto riguarda la scelta delle fogge.
Entrano così in gioco anche i costumi ispirati alla realtà ottocentesca: i sei personaggi sfoggiano ognuno il proprio look, rispecchiando le loro singole personalità. Elaborati da Irene Chiarle e Ileana Prudente, sono stati creati all’interno dello stesso gruppo di lavoro, guidato alla regia da Alessandro Pietrolini.
Il tutto si incentra intorno al tema del viaggio che determina il tempo, che può essere usato da ciascuno a suo modo, al meglio che può, con la consapevolezza di poter vivere nuove opportunità. Su un finale sorprendente, in cui la “Steam Experience” sfuma dolcemente, si chiude il sipario accompagnato da un tripudio di applausi e di stupore, in attesa di prendere posto sul grande dirigibile.
Uno spettacolo immersivo, godibile e travolgente, che distrae dalla realtà.
Annalisa Civitelli
Foto Robin Photography e dal web
Teatro Olimpico
dal 16 al 20 aprile
Sonics – Steam
creato e diretto da Alessandro Pietrolini
con Giorgio Richetta, Vitor Dias, Jessica Pioggia, Ileana Prudente, Maria Seckler e Federica Vaccaro
coreografie performer della compagnia: supervisione Alessandro Pietrolini e Federica Vaccaro
costumi Irene Chiarle e Ileana Prudente
disegno luci Luca Perrone e Alessandro Pietrolini
scenografie Cristiano Spadavecchia, Vitor Dias e Alessandro Pietrolini
musiche Ruggiero Mascellino