La ‘Nostra Signora’ di Parigi, così chiamata in riferimento alla figura sacra della Madonna, è da noi tutti conosciuta come la grande ed immensa Notre Dame de Paris, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1991. Lo scorso 15 aprile, intorno alle 19:00, ha subìto un incendio di proporzioni catastrofiche che ne ha distrutto parte integrante e fondamentale. Le immagini delle fiamme che l’avvolgono impietose vengono diffuse dai media ovunque nel mondo nell’arco di pochi minuti, creando poi una solidarietà che neanche i suoi “fratelli artistici” in precedenza, il Teatro Petruzzelli di Bari nel 1991 e quello della Fenice di Venezia del 1996, hanno raccolto: noi ci sentiamo in dovere di omaggiarla, in nome della sua immutata ed immensa sacralità
“Parigi si sveglia e si sentono già
Le campane a Notre Dame
Il pane è già caldo e c’è gente che va
Per le vie della città
Le campane dai forti rintocchi
Come canti risuonano in ciel
E tutti lo sanno il segreto è
Nel lento pulsar
Delle campane a Notre Dame!
Il gobbo di Notre Dame
di Gary Trousdale e Kirk Wise”
(dal romanzo “Notre-Dame de Paris” di Victor Hugo)
Fatti e Misfatti
La cattedrale di Notre Dame a Parigi è andata a fuoco: ciò che colpisce è soprattutto il crollo in diretta della storica Guglia – la flèche (letteralmente freccia) – costruita dal falegname Bellu e dagli Ateliers Monduit su disegno di Eugène Viollet–le–Duc, alta 45 metri; segue l’eclatante sbriciolamento del tetto centrale, rivestito all’interno di legno di quercia di secoli fa, come il crollo di alcune parti di volta nella navata centrale e nel transetto. Salva per miracolo alle 4:00 del mattino, ora in cui miracolosamente vengono estinte le fiamme.
La causa probabile sembra sia stato il corto circuito elettrico partito probabilmente da un’impalcatura allestita per i lavori di conservazione, qualche giorno prima. Le sedici statue in bronzo del tetto erano già state rimosse l’11 aprile per essere restaurate (fatalità o coincidenza?).
Mentre si indaga comunque per disastro colposo già fioccano le ipotesi di ricostruzione, prevista dal Presidente francese Macron, forse colto da un ottimismo eccessivo e prematuro, entro cinque anni.
Ricostruzione dovuta grazie e soprattutto ad un Concorso Internazionale di Architettura, indetto dal primo ministro Edouard Philippe, per il rifacimento della Guglia, di cui “L’obiettivo è ridare alla cattedrale una nuova guglia adatta alle tecniche e alle sfide della nostra era“, e alla gara di solidarietà di benefattori, tra i quali spiccano i nomi di Bernard Arnault o Francois Pinault (tuttavia, già infervorano le polemiche sulle modalità di recupero credito ed eventuali detrazioni).
Restano intatti il famoso rosone dell’ala settentrionale, lo scheletro della struttura portante nel suo insieme, gran parte delle opere d’arte e persino i due restanti campanili. Eppure ci si dispera per la morte simbolica di questa maestosa cattedrale: la ‘Nostra Signora’ di Parigi oggi piange la perdita di parte del suo “sé” storico e culturale.
Notre Dame de Paris: frammenti di Storia ed Eredità Artistica
La cattedrale, nel cuore della capitale parigina, è una delle costruzioni gotiche più complesse e famose d’Europa. Il Gotico francese, pieno di slancio e di eleganza, trova in questa costruzione una delle sue massime affermazioni. Notre-Dame sorge nel luogo in cui nell’antichità si trovava il Tempio pagano dedicato a Giove: costruita dall’anno 1163 al 1344, ha una pianta a croce latina e due torri campanarie. Iniziata nel 1163, per volere del vescovo di Parigi Maurice de Sully, subì già gravissimi danni apportati dagli incendi durante la Rivoluzione francese. Sopravvisse, inoltre, alle barbarie delle due guerre Mondiali.
“La vera svolta avvenne durante la Rivoluzione Francese, periodo in cui la cattedrale venne devastata: infatti nell’ottobre del 1793 tutti gli oggetti d’oro e in metalli preziosi vennero fusi e inviati alla zecca. Inoltre le sculture dei 28 re di Giudea sulla facciata vennero decapitati perché si pensava che raffigurassero i re di Francia”. (cit. Studi Archivio)
Alcuni interventi di rifacimento sono opera di Viollet le Duc, che nella metà dell’Ottocento restaurò l’edificio rifacendo ex-novo le parti mancanti. L’alta Guglia, da lui stesso progettata ed arsa dalle fiamme il 15 aprile scorso, fu realizzata con una solida struttura interna in legno di quercia e rivestita in piombo.
Costruita nel 1860, in sostituzione di quella duecentesca, distrutta nel 1792, misurava ben 45 metri. Intorno ad essa furono poste le statue degli Apostoli in gruppi da tre, disposti ai quattro angoli, in corrispondenza dei punti cardinali.
Notre Dame di Parigi è una cattedrale che rivela in modo anti-gotico molti elementi orizzontali: sono presenti logge con statue; cornici; gallerie; torrioni massicci che alludono per lo più al Romanico.
L’impianto interno è quasi centralizzato: diviso in cinque navate, alcuni pilastri presentano fasci di colonnine caratterizzate da nervature strutturali che riecheggiano l’altezza gotica, tuttavia lo sviluppo verso l’alto, tipico dei questa epoca artistica, non è mai stato chiarito e sinceramente palesato.
Ma al di là della sua complessa formazione artistica di fatto Notre Dame de Paris è legata a leggende e a misteri che da sempre hanno influenzato grandi opere: il famoso romanzo di Victor Hugo, “Notre Dame de Paris”, e pubblicato nel 1831; il musical “Notre-Dame de Paris”, scritto da Luc Plamondon e musicato da Riccardo Cocciante; infine, ma non ultimo di importanza, il cartone animato “Il gobbo di Notre Dame”, film d’animazione del 1996, diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise, firmato Walt Disney.
Notre Dame de Paris: una Dama Mutilata
Ciò che particolarmente colpisce in questi giorni è la sofferenza ed il dolore palesato dal popolo francese, e non, che tutto si è stretto attorno a questo Simbolo del Sacro: “lacrime e sangue virtuale” hanno attraversato il globo per ore ed ore fino alle 4:00 del mattino, ora in cui l’incendio è stato domato.
Tra polemiche e complotti vari, dichiarazioni antifrancesi e false ipotesi di reato, manipolazioni virtuali e strumentalizzazioni politiche, di cui per mesi sentiremo parlare, ciò che resta ai nostri occhi di gente comune e priva di cotanta saggezza o saccenza sociopolitica, è una Dama – simbolo della civiltà europea – di calcare lutenzio (pietra tipica dell’area di Parigi) con malta di calce come legante, che piange il suo corpo bruciato, deturpato e strappato.
Una dama elegante che attenderà anni per essere riparata e di nuovo riempita nel cuore del suo ventre svuotato; una signora divisa tra lo Stato Francese, a cui appartiene, e la Chiesa Cattolica che la utilizza. Corteggiata; amata; bruciata.
Alla ‘Nostra Signora’ di Parigi auguriamo una pronta guarigione, che venga da benefattori fittizi o dal fantomatico cavaliere protagonista di “Assassin’s Creed”, famoso video gioco in 3D che, secondo le ipotesi più recenti, potrebbe addirittura avere un ruolo fondamentale grazie ai modelli realizzati per il suo svolgimento.
Che sia un eroe allora, seppur virtuale, a salvarti, cara nostra Signora di Parigi.
Vania Lai
Legenda immagini:
Immagine di copertina: Aramnd Guillaumin – “Notre Dam de Paris”
Immagine 1): Diego Rivera – “Notre Dame de Paris sotto la pioggia” – olio su tela (1909)
Immagine 2): Maximilien – “Luce Notre Dame de Paris” (1900)
Tania Croce
Aprile 20, 2019 @ 4:51 pm
Parigi per me è stata una seconda casa, quella in cui ho fatto numerosi interventi di microchirurgia a seguito di un gravissimo incidente. In quei lunghi anni in terra francese, ho respirato gli umori e la bellezza di questo popolo, amandone la filosofia, il patriottismo, la cucina e quel senso estetico insito in me.
Ho sentito le fiamme ardere nel mio cuore addolorato per tale incendio.
La ville lumière sarà forte e unita anche questa volta per ricostruire uno dei suoi simboli.
W la France!