Tra immaginazione e realtà
“Il lato chiaro della forza fa l’esatto contrario: non resiste, non si oppone, non ha nemici e non teme la morte, soprattutto se questa serve un fine superiore. Il lato chiaro della forza non si nutre delle forti emozioni della conquista, non si ammanta di ego da difendere, non cerca il successo, la posizione […]“
Chi non conosce la saga di “Star Wars” diretta da George Lucas? Crediamo nessuno. Quanti di voi hanno mai pensato che, proprio il fenomeno di costume dilagante, può avere anche una valenza educativa? È quanto emerge ne ‘La via della forza’, testo tramite per imparare a concretizzare le nostre capacità
Il libro di Andrea Panatta si presenta con uno stile immediato, evocativo e leggero, senza essere superficiale ne infarcito di terminologia pesante e di esegesi filosofiche troppo distanti per l’uomo comune. L’autore ci accompagna lungo il tentativo, a volte disperato, dell’essere umano di sviluppare le sue potenzialità nascoste.
Affrontando addirittura i rischi della chiamata e persino le oscure tentazioni del male, attraverso la visione della saga, sembrerà pertanto di assistere a una grandiosa e scenografica rappresentazione teatrale, resa più intrigante dall’identificazione dell’eroe Luke e del suo saggio maestro Joda nella vita di tutti i giorni.
Grazie all’unione di immaginazione e di realtà, laddove l’analisi peculiare dei dettagli è essenziale, è possibile tracciare un percorso intrigante e forse indispensabile per noi ogni volta che decidiamo di maturare.
Come si cresce con Star Wars? In che modo si identificano i passaggi di maturazione così come descritti nei fotogrammi che narrano le imprese di Luke?
Panatta infatti, che del girato ha fatto un vademecum utile, ci vuol far scoprire una via alternativa di crescita interiore e di creazione della propria leggenda personale.
“Ho usato alcune scene dei film come una mappa, seguendo la quale ho provato a rintracciare il percorso che un mago errante si trova a seguire quando abbraccia la via della forza – la strada verso la sua grandezza – e inizia a percorrerla“.
La forza così come esplicata nel testo è un concetto semplice e al tempo stesso complesso; si tratta del potere personale, di rinnovamento, di creatività e persino di ribellione contro l’immobilità del pensiero reiterato, che forma il nostro substrato valoriale ovvero quel sistema di valori che sostiene l’impalcatura del nostro quotidiano.
La reazione alla stasi ci permette di conseguenza di uscire dalla nostra confort zone, per inseguire, semplicemente i sogni. Che siano essi riguardanti il lavoro della nostra vita, il desiderio di un bimbo, la volontà di impiegare l’arte come metodo di espressione del proprio sé più profondo, ogni uomo a un certo punto della vita sente la chiamata.
Subentra perciò l’esigenza di muoversi, di andare verso una zona ignota eppure allettante, intraprendendo un percorso di spiritualità, che presuppone un cambiamento, non solo di pensieri ma anche di energie.
Forza e volontà creano così un forte connubio: la prima, come movimento direzionale, disciplina i pensieri impazziti, ordinandoli con coerenza logica, al fine di raggiungere la terra promessa; la seconda mira a farci abbracciare la propria favola personale, che presume anche il raggiungimento di vigorie interiori aliene, diverse e sconosciute.
Dunque, per educare la mente e il suo pensiero a migliorare, è necessario eliminare le scorie. Nel libro esse sono figurate dalla via oscura, contrapposta a quella della luce: tramite una sorta di dottrina mistica si crea il nuovo, osservando e rinnovando il vecchio schema di interpretazione del reale.
Chi appunto decide di rendere la sua vita produttiva, sia nel senso della crescita interiore sia nel senso della modificazione (“io modificato”; realtà che lo circonda) dovrà però fare i conti con la seduzione del male sempre in agguato, saperla affrontare e risolvere, per crescere e inseguire il proprio ideale. Se il male viene ignorato, non compreso e non guarito, potrebbe prendere il sopravvento, dominare e sporcare le nostre emozioni.
Un occhio addestrato può tuttavia riconoscere inganni e trucchi e, libero dalle catene del passato e dalle paure, far fiorire rose nel proprio deserto e rendere la propria esistenza un immenso, colorato e sgargiante capolavoro, acquisendo le giuste flessibilità e predisposizione.
‘La via della forza’, suddiviso in due parti e trentaquattro capitoli (I: La prima trilogia, il potere della chiamata, il lato chiaro della forza; II: La nuova trilogia, il lato oscuro e la sua genesi), ci insegna dunque ad affrontare la notte oscura dell’anima, fronteggiando la lotta tra il bene e le forze negative intorno a noi, a cui siamo costantemente soggetti.
Chi meglio di uno Jedi e di un eroe possono aiutarvi?
Alessandra Micheli
Biografia
Andrea Panatta è nato a Roma nel 1973. Da anni si occupa di ricerca spirituale, sviluppo del potenziale psichico, discipline energetiche e Qigong. Ha studiato e praticato il “Pranic Healing” di Master Choa Kok Sui, esercitando per diversi anni la funzione di istruttore presso l’“Accademia di Pranic Healing” di Roma, il “Quantum Touch” di Richard Gordon, il “Sistema Corpo Specchio” di Martin Brofman, come diverse altre metodologie energetiche e di guarigione psichica. Dal 2008 è counselor e formatore, e insegna il corso di Igor Sibaldi “I Maestri Invisibili”. Dal 2012 insegna Zhineng Qigong in piccoli gruppi. Tiene regolarmente
seminari e conferenze su argomenti come sviluppo della coscienza, teoria e tecnica del rilascio emozionale e del metodo Yin, potere della mente e molti altri legati alla crescita dell’essere umano e alla concretizzazione delle sue possibilità. Con Spazio Interiore, oltre a “La via della forza” (2017), ha pubblicato i bestsellers: “Istruzioni per maghi erranti. Il piccolo libro della centratura” (2015) e “Istruzioni per maghi erranti 2.0. L’arte del sentire” (2018).
Andrea Panatta
La Via della Forza
Spazio Interiore edizioni
Collana Nonordinari
Genere Autoaiuto
Edizione anno 2017
Pagine 192