La monotonia dell’amore
“Nello stesso modo in cui Antonino Bellofiore si sta allontanando dal reale per colpa delle lettere, lei sta entrando nel mondo dei disinnamorati e per la prima volta da quando lo conosce teme di non poter tornare indietro”.
Al suo nuovo romanzo, l’autore italiano passa dal pathos alle comuni domande che l’essere umano si pone durante il corso della sua esistenza, determinando così la sua insita insicurezza. Sullo sfondo sempre la paura di innamorarsi: il lettore si trova di fronte a relazioni improbabili che, attraverso un flusso di parole, intrecciano una semplice storia, per confluire nei sentimenti accennati e nell’essenzialità
La storia in cui Frank Iodice ha deciso di far muovere i protagonisti del suo libro è Nizza. Nella splendida cornice della città francese, dove è facile perdersi lungo i boulevard, ci si immerge dunque in immagini, metafore e in un semplice romanticismo composto da pensieri, dubbi e riflessioni.
I due personaggi, Antonino Bellofiore di origine siciliana, e la giovane genovese Anisetta, vivono in una sorta di coltre permeata di non detti nel loro piccolo appartamento e nel loro scorrere quotidiano: lui poliziotto inquieto e alquanto originale, lei studentessa di psicologia all’Università, ambigua, tenace e determinata.
A sovvertire la tranquillità delle loro vite è l’arrivo di tre cartoline datate Luglio 1952, semplici e apparentemente innocue, che di fatto entrano nella confortevole routine dei personaggi. La ricerca del passato, che è sopratutto notizia del presente, porta alla scoperta di una monotonia che uccide lentamente i sogni dei due giovani.
Qualcosa di lontano torna quindi a far rivivere la nostalgia di un tempo ormai trascorso ma che si aggancia perfettamente all’oggi. Da questo momento, infatti, il protagonista, dolce e quasi tenero nella sua assoluta goffaggine, inizia a staccarsi dal suo reale per ripercorrere un vissuto che odora di attualità; le cartoline, tuttavia, non nascondono solo un mistero ma sono quasi un messaggio capace di illuminare quelle zone buie dell’io ammantate da troppi non so e da troppa noncuranza emotiva.
Antonino vede di conseguenza la sua vita strisciare via: la sua anima urla l’insensatezza di tante scelte di comodo, mentre la sua compagna, l’amore sicuro e porto certo a cui tornare, splende soltanto in concomitanza con una lontananza che si fa, via via, più profonda.
Con uno stile poetico, delicato e quasi lieve, cosi tanto da creare evanescenti immagini, l’autore ci accompagna non solo attraverso lo snodo del noir classico, ma in una dimensione intimistica, laddove è il dato stonato, l’evento inatteso, a salvare le anime dal pericolo dell’aridità.
‘I disinnamorati’, dal finale inaspettato, si può considerare un romanzo in cui si snodano sentimenti e indagini, che portano alla ricerca essenziale di un’evoluzione unilaterale di due caratteri diversi ma al contempo uniti da un silenzio che solo loro conoscono e comprendono, distaccandosi e disinnamorandosi pertanto dall’idea propria della loro relazione.
È tanta la paura di innamorarsi e di confidarsi, al contrario di oltrepassare i confini della confidenza e della comunicazione, al fine di raggiungere una concreta felicità?
Alessandra Micheli
Biografia
Frank Iodice, scrittore e giornalista freelance, è autore dei romanzi “Anne et Anne” (2003), “Kindo” (2011), “Acropolis” (2012), “Gli appunti necessari” (2013), “I disinnamorati” (2013), “Le api di ghiaccio” (2014), “Un perfetto idiota” (2017), “Matroneum” (2018), “La meccanica dei sentimenti” (2018) e di alcuni racconti, come “La fabbrica delle ragazze” (2006) e “La Catedral del tango” (2014). 10.000 copie del suo “Breve dialogo sulla felicità con Pepe Mujica” sono state distribuite gratuitamente nelle scuole.
Frank Iodice
I disinnamorati
Traduzione Félicia Lignon
Eretica edizioni
Illustrazione Fernando Cobelo
Collana
Genere Romanzo, Narrativa
I edizione in francese Le Lys Bleu éditions (2018)
Pagine 162