Espatriando
Eccoci nuovamente in vostra compagnia e, innanzi tutto, Buon Anno 2019! Oggi vi vogliamo raccontare un po’ di differenze, quelle tra paese e paese. Durante il periodo natalizio, infatti, molti si trovano a viaggiare per raggiungere i loro cari emigrati all’Estero. Dunque, chi prima della vigilia o addirittura il giorno stesso, ci si mette in viaggio.
Noi, per esempio, abbiamo raggiunto la Svezia, precisamente Linköping, dove possiamo assicurarvi che la vita è veramente godibile, freddo e neve a parte. Regnano pace e silenzio, gli autobus sono puntuali – ognuno rispetta la propria tabella di marcia – , tutte le strade hanno i limiti di velocità imposti (guai a superarli, pena una multa salata!) e alle finestre tante lucine accese.
Queste ultime sono un’usanza particolare, propria svedese. Le possiamo denominare “le luci di Linköping” dove, in ogni casa, appunto, stelle e portacandele elettrici, vengono esposti all’esterno, essendo così legate al buio e alla necessità di illuminare le case e i dintorni delle abitazioni.
La curiosità più interessante, però, è quella che ci porta alla TV. La sera di Capodanno in Italia hanno trasmesso “L’anno che verrà” da Matera, città Europea della Cultura 2019. Condotto da Amedeus, però, è sempre uguale a se stesso; propone di fatto i soliti ospiti. Dall’Editoriale di Aldo Grasso del Corriere della Sera del 1° Gennaio 2019 si evince un calo culturale, che di certo non esalta il nostro paese né lo eleva, proprio a conseguenza del fatto che il programma andato in onda la sera del 31 Dicembre 2018, nonostante gli ascolti, non sia un intrattenimento di “alto livello”.
Nella penisola scandinava, appunto in Svezia, la settimana dell’ultimo dell’anno e la prima del nuovo si usa andare a sciare. Chi rimane a casa, invece, viene allietato con ben altri programmi, scelti, evidentemente, per un pubblico attento e selezionato.
I canali SVT1 e SVT2 hanno organizzato il loro palinsesto in modo elegante, trasmettendo due concerti: l’uno con la cantante svedese Jill Johnson, la quale ha proposto un repertorio swing-jazz di tutto rispetto; l’altro, al contrario, ha offerto un concerto registrato a Berlino: “An Italian Night: Live From The Waldbuhne Berlin”. Qui l’esibizione delle liriche italiane e pezzi d’opera nostrani, da parte del mezzosoprano georgiano Anita Rachvelishvili e dal tenore tedesco Jonas Kaufmann, hanno davvero riempito l’intera serata.
Sono bastati due semplici spettacoli canori, sia per farci arrivare alla mezzanotte in modo piacevole, sia per intrattenerci quasi più di due ore. Ci chiediamo quindi: E’ dunque questo un esempio di alta cultura?Possibile sia questa la strada da intraprendere, affinché il livello della nostra TV cambi offerta?Forse puntando sull’innovazione e meno sul “popolare”?
Magari. Noi auspichiamo al meglio. E per il prossimo Capodanno non ci rimane che attendere e tentare, sicuramente, di chiedere consiglio alla TV svedese!