Greta, la giornata della Terra e la pace
Mentre la Pasqua ci insegna a riflettere sulla rinascita e il Papa invoca alla pace – forse invano –, in Sri Lanka si seminano 290 morti. Ma, al di là di questa immensa barbarie, alla quale non sappiamo dare spiegazione, il 19 aprile Greta Thunberg, la giovane attivista svedese, è stata accolta a Roma per portare avanti la sua battaglia a favore dell’ambiente.
Il giorno precedente ha incontrato il Papa, per poi celebrare il #fridaysforfuture in Piazza del Popolo, esprimendo il suo pensiero di fronte una platea di studenti rimarcando l’importanza di agire in favore del Pianeta ora, perché non c’è più tempo.
In concomitanza viviamo la Pasqua e la Pasquetta: quest’anno coincidono l’una con il Natale di Roma, la città eterna che si mantiene sempre giovane con i suoi 2772 anni, e l’altra con la Giornata della Terra, istituita dalle Nazioni Unite nel 1970. Noi così siamo tutti invitati alla sua salvaguardia.
Tutto ormai ci rimanda a Lei contro l’inquinamento e in difesa della biodiversità: ridurre la plastica, grande causa di inquinamento, soprattutto dei mari; ridurre le emissioni di CO2; guardare all’elettrico per circolare in città; ridurre le stoviglie di plastica e passare a quelle compostabili in mais. Insomma varie e infinite sono le iniziative e attualmente se ne parla ovunque.
Seppure oggi 22 aprile non promette bel tempo a Roma, alla Terrazza del Pincio si sta svolgendo il Concerto per la Terra a cui hanno aderito Carmen Consoli, Marina Rei, Paolo Benvegnù, Mirkoeilcane ed Eva Pevarello.
Noi ci auguriamo che la giovane Greta e l’allarme che si sta scatenando per il Pianeta diventino buoni esempi da seguire, quantomeno modelli educativi sempre in continua evoluzione, in particolare modo per i / le giovani distraendoli da altro tipo di realtà.
Che sia questo il reale cambiamento? Che sia questo un movimento che possa creare fratellanza, unire le persone e mettere pace nel mondo? Un pensiero ecologico?