Uno spazio intimo
Nella bella cornice del teatro Cometa Off di Roma, dal 27 al 29 settembre, lo spettacolo “Click Clock” ha avuto l’ònere e l’onore di stupire il pubblico in positivo. Il testo affronta le dolenti tematiche del tempo e della voce della propria coscienza, che incombono e guidano le confessioni di vita dei due protagonisti
Roberta Azzarone e Lorenzo Parrotto, contestualizzati nella città di Palermo, giocano il delicato quanto intrigante ruolo di Jolly, la coscienza, la prima, e del manager Costantino Guizzardi, il secondo. I giovani interpreti, promesse dell’Accademia Silvio D’Amico, sono affiancati da Giovanni Libeccio, che veste i panni del maturo personaggio siculo Ciccio Catullo.
L’intreccio, che segue il filone della giustizia e della corruzione, praticamente i “mali” odierni, dà vita a una narrazione dinamica e puntuale. Qui l’Azzarone spicca nelle vesti del flusso di coscienza che guida gli attori nei dialoghi ricchi di pathos: lei sa, infatti, come far rivelare loro i segreti più profondi, indicibili o rimossi, attraverso toni ironici.
Giudice severo e inquisitorio, Jolly seduce inoltre i due protagonisti grazie a movimenti maliziosi, balli e spogliarelli, che rimarcano una mimica e una recitazione davvero efficaci. Stessa cosa possiamo dire per Parrotto, il Costantino della Palermo bene.
Egli si presenta come un giovane affermato da tutti i punti di vista: ben vestito, è corrotto ma con una facciata di rispettabilità da conservare a tutti i costi, sempre desideroso di raggiungere le vette più ambite del successo; quando però si vive nei palazzi del potere non si fa caso a persone che stanno completamente all’opposto, cioè popolari, spontanei e tragicomici come Ciccio Catullo.
A dare voce al soggetto in maniera calzante è lo stesso autore del testo, Libeccio. Vittima di esilaranti tic nervosi, si esprime in una divertente forma dialettale italo-sicula. Coadiuvato da Gaspare Di Stefano alla regia, egli mette in scena una pièce scorrevole e in grado di ricreare una sospensione spazio-tempo più che convincente, poiché in equilibrio tra note più caricaturali ed altre più riflessive. Non scontata, a livello registico, la coincidenza di uno schermo di medie dimensioni: ora contenitore di diapositive, altrimenti comodo rifugio nei cambi d’abito dell’attrice.
“Click Clock”, dai registri socio-relazionali, è senz’altro una rappresentazione centrata che sa anche parlare d’amore: la selezione musicale di Lorella Libeccio ne è la prova funzionale. Essenziale e vincente dunque, non solo dal punto di vista della durata ma anche a livello scenografico (Sergio Inglese e Veronica Randazzo), che sfrutta al meglio i pochi elementi a disposizione.
Infine, una riflessione di James Joyce ci fa pensare che nella vita bisogna sempre essere “fluidi” ovvero “pronti ai cambiamenti“.
Alessandra Bettoni
Teatro Cometa Off
dal 27 al 29 settembre
Click Clock
scritto e diretto da Giovanni Libeccio
regia Giovanni Libeccio e Gaspare Di Stefano
con Giovanni Libeccio, Roberta Azzarone e Lorenzo Parrotto
scenografia Sergio Inglese e Veronica Randazzo
disegno luci Gaspare Di Stefano
selezione musicale Lorella Libeccio
Produzione Oddo Management