Omaggio a metà
In scena al teatro Flaiano di Roma dal 17 al 20 ottobre, ‘Il genio esilarante’ è un tentativo malamente riuscito di omaggio all’indimenticabile Paolo Poli che non rende giustizia all’attore fiorentino
Paolo Poli è stato davvero un genio esilarante e un protagonista unico delle scene italiane lungo tutta la sua vita: dotato di un carisma e uno stile inimitabili, Poli ha dato vita a pagine di teatro cariche di brillantezza e sottile umorismo.
L’omaggio che Salvo Gemmellaro, regista e autore de ‘Il genio esilarante’, vuole offrire a Poli, naufraga dopo pochi minuti dall’inizio dello spettacolo nonostante la buona fede che sostiene il lavoro. Approssimativa e poco coinvolgente, la rappresentazione, si riduce a una scarna selezione di monologhi di Poli stesso che in scena vengono letti da Enrico Sortino.
Il pur bravo Sortino non riesce tuttavia a creare un’atmosfera accattivante dal momento che i brani scelti da Gemmellaro, sebbene carichi di ironia, sono estremamente lunghi per essere soltanto letti, immobili al leggio, e non interpretati.
Anche l’accompagnamento musicale del talentuoso Cristiano Cosa, sul palco con la propria tastiera e la propria bellissima voce, contribuisce poco a salvare una rappresentazione che non ingrana mai e che anzi, in più passaggi, annoia.
Assolutamente sbagliata anche la scelta dello stesso Gemmellaro di entrare in scena in prima persona per introdurre, sempre con il copione in mano e con inesistente brio, le letture di Sortino.
Paolo Poli resta una leggenda delle scene italiane anche al di là che questa rappresentazione che, suo malgrado, è completamente mal riuscita.
Gabriele Amoroso
Teatro Flaiano
dal 17 al 20 ottobre
Il genio esilarante
scritto e direto da Salvo Gemmellaro
con Enrico Sortino
accompagnamento musicale Cristiano Cosa
aiuto regia Ugo Andrea Santangelo
produzione Futura