Il clown che smuove le coscienze
Dopo il Leone d’oro alla 76 esima Mostra del cinema di Venezia ‘Joker’ è arrivato nelle sale italiane lo scorso 3 ottobre. Il film è diretto da Todd Phillips che partecipa anche in qualità di sceneggiatore con Scott Silver e di produttore insieme a Bradley Cooper. Il soggetto è stato scritto da Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson
Il celebre personaggio della DC Comics ritorna al cinema dopo le interpretazioni di Jack Nicholson e Heath Ledger in una veste ancora diversa. In questa versione Joker è una persona comune affetta da una malattia che gli provoca scoppi di risa improvvisi e lo mettono alla mercè di attacchi e di derisioni da parte degli altri. Vive con la madre a Ghotam City in un appartamento squallido e per mantenersi lavora come clown. In seguito a un pestaggio perde il posto e si troverà a lottare contro una società falsa e violenta e il suo difficile passato.
Joker ha il volto di Joaquin Phoenix. Egli, calzante nel ruolo di Arthur Fleck e già noto al grande pubblico per “Il gladiatore” e “Her”, non ci mette solo il fisico – emblematica la sequenza dove balla per le scale – ma conferisce anche un carattere che va al di là del ghigno e della risata: dietro al trucco e ai capelli verdi c’è un trascorso di dolore e di traumi.
L’attore, per via della malattia e delle sofferenze che il personaggio deve subire, ha un fisico emaciato: il reale dimagrimento da parte di Phoenix stesso si coniuga con la maschera che indossa, sia materiale sia metaforica. Essa è un’arma che diventa virale per combattere e nascondersi dietro il sistema, che non si preoccupa delle persone bisognose.
Ad affiancare Phoenix c’è Robert De Niro che interpreta Franklin, il conduttore di uno show idolo di Arthur. Il programma diventa vetrina non solo di uno spettacolo che egli ama guardare con sua madre Penny (Frances Conroy) ma anche della specchiata artificiale e plastificata realtà.
Dante Pereira–Olson, invece, si cala nei panni di Thomas Wayne, un miliardario candidato alle elezioni come sindaco, promettendo tagli alla spesa sanitaria che priveranno Arthur del sussidio di cui beneficia. Anche Zazie Beetz (Sophie Dumond), la protagonista femminile, è all’altezza della parte ed è frutto delle fantasie di Joker.
Dopo un episodio finito nel sangue a bordo della metropolitana, con il protagonista vestito da pagliaccio, le classi sociali più disagiate si identificheranno con il misterioso giustiziere per manifestare contro il potere. La maschera diviene il simbolo delle sommesse: i più deboli, infatti, vengono chiamati pagliacci dai sostenitori di Wayne.
Il girato è contestualizzato in una Ghotam City anni Ottanta; la regia puntuale di Todd Phillips ci mostra azioni dinamiche a dispetto di una narrazione lenta che mostra l’evoluzione di Joker il quale, anche grazie a ciò che scopre circa la sua persona, emerge per la sua forza interiore, dimostrandosi per la sua innata follia.
La fluidità delle scene che si susseguono attraverso dei rallenty, inseriti all’occorrenza, evidenzia l’ottimo uso della tecnica registica e alterna sequenze con primi piani espressivi, campi lunghi e delle inquadrature dall’alto, che rendono l’ambientazione più suggestiva.
La scenografia e la fotografia rispettivamente curate da Mark Friedberg e Lawrence Sher sono precise e descrivono l’atmosfera quasi surreale (per esempio quando Arthur balla sulle note di “That’ s life” di Frank Sinatra) e al contempo degne di un reportage di cronaca. La colonna sonora, composta dal violoncellista irlandese Hirdur Guonadottir, fa da collante alla narrazione seguendo ritmi stridenti, ora incalzanti ora distesi.
Joker dunque non è solo un personaggio dei fumetti con un trucco e abiti sgargianti: qui assume una connotazione umana che lo rende assai più interessante e più carnale. Le botte che riceve si sommano a quelle che ha già sulla pelle e le varie inquadrature che Phillips gli dedica testimoniano come risponda a un contesto che gli è sempre stato ostile sia nell’intimo sia nel pubblico.
La sua storia è talmente carica di dolore e forse troppo atipica per essere compresa. Dai registri psciologici, ‘Joker’ è un film aderente alla realtà e analizza un eroe decadente osannato dalla folla, figlio di un tempo lontano ma attuale dal punto di vista politico e sociale.
Maria Vittoria Guaraldi
Joker
Leone d’oro alla 76 esima Mostra del Cinema di Venezia
Soggetto Bob Kane, Bill Finger e Jerry Robinson
Regia Todd Phillips
con
Joaquin Phoenix Arthur Fleck / Joker
Robert De Niro Franklin
Frances Conroy Penny Fleck
Dante Pereira-Olson Thomas Wayne
Zazie Beetz Sophie Dumond
Brett Cullen Thomas Wayne
Bill Camp Detective Garrity
Glenn Fleshler Randall
Marc Maron Ted Marco
Douglas Hodge Alfred Pennyworth
Josh Pais Hoyt Vaughn
Shea Whigham Detective Burke
Costumi Mark Bridges
Fotografia Lawrence Sher
Montaggio Jeff Groth
Sceneggiatura Todd Phillips e Scott Silver
Scenografia Mark Friedberg
Effetti speciali Bryan Godwin e Edwin Rivera
Genere thriller, drammatico, giallo
Distribuzione Warner Bros. Italia
Produzione Todd Phillips e Bradley Cooper
Italia 2019
Durata 122 min