Un omaggio approssimativo e frettoloso
‘Permette? Alberto Sordi’ è un film andato in onda su Rai Uno lo scorso 24 marzo in occasione del centenario della nascita del grande interprete, che ricorre il prossimo 15 giugno. Il film, diretto da Luca Manfredi da un soggetto scritto da Fabio Campus, Dido Castelli e dallo stesso Manfredi, si concentra sulla gavetta di Sordi tra avanspettacolo e doppiaggio senza dimenticare le delusioni e la fatica del mestiere di attore negli anni compresi tra il 1937 e il 1957
I primi anni della carriera di un grande attore del panorama italiano e non solo, vengono narrati tra cinema, teatro, radio e televisione. All’inizio piaceva solo la sua voce mentre, al contempo, si pensava che con il suo faccione non sarebbe riuscito a farsi strada sul grande schermo. Nonostante gli sforzi, l’incontro e l’amicizia con Federico Fellini (Alberto Paradossi) sarà fondamentale: il regista porterà Alberto Sordi al successo con “I vitelloni” nel 1953.
‘Permette? Alberto Sordi’ parte da Milano, dove Sordi frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica e lavora come usciere in un hotel per pagarsi la retta. In seguito al licenziamento e all’espulsione dall’Accademia, a causa del suo carattere invadente e del suo accento romano, Alberto inizia la gavetta a Roma deciso a diventare un attore. Esordisce prestando la voce a Oliver Hardy (interprete di Ollio nelle comiche “Stanlio e Ollio”) e con il varietà e, con non poca fatica, inizia la carriera nel cinema.
Edoardo Pesce – uno degli attori più in vista del cinema italiano contemporaneo – ha l’onere e l’onore di interpretare il giovane Alberto Sordi: un uomo affascinante e mammone che sogna il cinematografo.
I genitori, interpretati da Paola Tiziana Cruciani e Giorgio Colangeli, lo appoggiano ma gli ribadiscono di impegnarsi. La madre è sempre complice mentre il padre lo preferisce ragioniere o comunque lo vede in una professione più ordinaria, come è per i fratelli.
La storia racconta gli anni compresi tra il 1937 e il 1957 in cui emergono le insicurezze, la spontaneità, la sensibilità e il timore di Sordi: quello di non riuscire nella professione di attore in seguito ai continui rifiuti. Ma il legame di amicizia con Fellini, giovane ragazzo che si guadagna da vivere disegnando per il “Marc’Aurelio”, un giornale satirico, è appunto determinante. Entrambi raggiungono la fama negli anni Cinquanta anche se intraprendono mestieri differenti.
‘Permette? Alberto Sordi’ risulta poco brioso e dinamico ma viene supportato dalla scelta della scenografia di Paolo Innocenzi e da quella musicale (Paolo Vivaldi), dai costumi tipici del periodo, a cura di Paola Marchesin, e dalla fotografia di Stefano Ricciotti. Edoardo Pesce e Tatti Sanguineti collaborano alla sceneggiatura con lo stesso regista e Dido Caselli.
Tuttavia, quando si decide di onorare Fellini e Sordi (per entrambi si celebra il centenario della nascita) non basta parlare romanesco o romagnolo per essere efficaci e convincenti. Le interpretazioni rimangono piuttosto stereotipate attraverso le solite battute che tutti conoscono. Inoltre non viene dato spazio alla stampa di allora né al contesto storico dando troppo peso alla vita privata, argomento che rallenta molto la narrazione.
È impensabile contenere una carriera così lunga e importante in centoventi minuti. Sarebbe stato meglio realizzare una serie a episodi, mostrando anche il periodo televisivo e radiofonico. Questo film per la TV rimane un omaggio frettoloso e impreciso rivolto perlopiù ai nostalgici di quegli anni e non a un pubblico contemporaneo che avrebbe così potuto conoscere meglio un volto simbolo del nostro cinema.
Maria Vittoria Guaraldi
Foto dal web
Permette?Alberto Sordi
con
Edoardo Pesce Alberto Sordi
Paola Tiziana Cruciani Maria Righetti
Giorgio Colangeli Pietro Sordi
Alberto Paradossi Federico Fellini
Pasquale Petrolo Aldo Fabrizi
Pia Lanciotti Andreina Pagnani
Francesco Foti Vittorio De Sica
Regia Luca Manfredi
Soggetto Fabio Capus, Dido Castelli e Luca Manfredi
Sceneggiatura Luca Manfredi, Dido Castelli, Edoardo Pesce e Tatti Sanguineti
Montaggio Luciana Pandolfelli
Fotografia Stefano Ricciotti
Musica Paolo Vivaldi
Costumi Paola Marchesin
Scenografia Paolo Innocenzi
Trucco Simone Gregoris
Produzione Marta Aceto, Emanuele Giussani e Sergio Giussani
Produttore Esecutivo Emanuele Giussani
Casa di Produzione Rai Fiction e Ocean Productions