Nessuno guarda indietro
Le uscite cinematografiche lentamente riprendono il loro corso. Lo scorso 29 maggio, in digitale, è uscito il film diretto dallo scrittore, regista e sceneggiatore inglese William Nicholson: ‘Le cose che non ti ho detto’. Presentato al Toronto International Film Festival in anteprima mondiale a settembre 2019, è ispirato a “The Retreat from Moscow – La ritirata da Mosca”, opera teatrale scritta dallo stesso Nicholson, che racconta della separazione dei suoi genitori
Girato nell’East Sussex, a Seaford in Inghilterra, “Hope Gap” – in inglese – è un film dai registri drammatici e rappresenta un luogo immaginario, salvìfico e meraviglioso dal punto di vista paesaggistico, che fa da cornice alla storia di Grace ed Edward, rispettivamente interpretati da Annette Bening e da Bill Nighy.
Sposati da quasi trent’anni, lui è un professore di storia, lei mette a punto una raccolta di poesie; lei è innamorata di un ideale d’uomo, lui ha smesso di amare la moglie. La relazione, portata avanti già da troppo tempo, infatti non è quella giusta: Grace ed Edward si sono incontrati sul treno sbagliato.
Grace è abbastanza forte e dall’animo fervido, desidera che tutti facciano a modo suo; ricerca, da amante delle parole qual è, un dialogo profondo e sempre intriso di significato. Dalle battute spesso taglienti, che sdrammatizzano il contesto, è credente e cerca costantemente di provocare il marito, il quale reagisce poco ai suoi pungoli e non si sente a suo agio insieme a lei, bensì costretto nei suoi gesti e pensieri.
Edward rappresenta il tipico uomo inglese dal temperamento imperturbabile: dopo anni riesce a trovare i termini giusti per esprimere alla moglie le sue emozioni e intenzioni. Risoluto e fermo nel lasciarla, va a vivere con un’altra donna che frequenta già da un anno, perché ne è veramente innamorato.
Josh O’Connor interpreta l’unico figlio della coppia: Jamie. Egli, suo malgrado, si trova costretto a fare da intermediario ai suoi genitori ma, al contempo, vuole essere lasciato fuori da ogni discussione. Anche lui comprende e osserva inerme il dissolvimento del matrimonio dei suoi genitori e il tempo lo aiuterà. Dal carattere timido e insicuro, si avvicina alla madre aiutandola in modo più maturo, costruendo così un rapporto più diretto e consapevole rispetto al passato.
La regia vive di un ritmo lento ed è supportata dalla fotografia dai toni nitidi, che risaltano i minimi dettagli grazie alle carrellate fluide e morbide. La scenografia è molto ricercata: i caratteristici interni inglesi, intimi e pieni di chincaglierie, affascinano; i paesaggi sconfinati del mare e delle scogliere bianche delle Seven Sisters vengono evidenziati dai campi lunghi, estremamente adatti per questo tipo di riprese.
La natura diviene dunque protagonista e viene inglobata nella vicenda con accurata alternanza; le sonorità dolci e andanti, intervallate ai cori di chiesa e ai suoni della natura, compongono un sottofondo piacevole e delicato.
La sofferenza e il distacco, come la ricostruzione di due persone che si separano, sono i temi principali della pellicola in cui finalmente si prende coscienza dei propri sentimenti e delle proprie azioni, e in cui vince il coraggio, per vivere un cambiamento necessario.
Da una parte si metabolizza la solitudine e l’accettazione della separazione; dall’altra ci si accompagna alla donna amata, colei che fa sentire il protagonista semplicemente se stesso, senza limitazioni. Emerge così un ritratto psicologico di due personalità adulte che superano la crisi matrimoniale, riaggiustando le loro vite e riemergendo dalle oscure acque.
I dialoghi tra i personaggi sono mentali, ricchi di riflessioni intime e complesse: bisogna seguirli con attenzione; stimolano lo spettatore a entrare negli animi di Grace ed Edward e ad analizzare i loro punti di vista. Le metafore che riecheggiano all’interno della narrazione, come le stesse poesie e il testo che apre la scena iniziale (molte altre sono suggestive), sono invece un puro esempio delle condizioni emotive – nelle diversità – che i due personaggi vivono singolarmente.
Poesia e storia si accostano ed risaltano i linguaggi differenti con cui Grace ed Edward dibattono: la disfatta di Napoleone è per lui una questione di sopravvivenza e di crudeltà, una ritirata, mentre per lei la poesia è un luogo supremo dove si è già stati.
Nicholson di conseguenza traspone la sua esperienza in immagini attraverso un occhio premuroso, quelle stesse immagini a cui siamo stati abituati dalle pellicole inglesi e che rimandano alle atmosfere raffinate di “Quel che resta del giorno” e di “Viaggio in Inghilterra”.
L’eccellente recitazione vede l’incessante confronto tra la Bening e Nighy, i quali si rivelano all’altezza delle parti e i loro personaggi sono sviluppati in maniera del tutto lineare, tra speranza (nel desiderio di ricongiungersi) e determinazione (nell’amare un’altra donna). La pellicola inoltre è supportata per intero dalla Bening che si rialza integra dopo la brusca caduta, risanando la sua anima e animandosi di nuovo verso la sua antologia.
Il punto di forza del film è che la storia ha una forza narrativa assoluta: anche con la presenza di pochi attori scorre e fa riflettere. Di certo più visioni di ‘Le cose che non ti ho detto’ ne faciliteranno la comprensione: è un’opera ben articolata che lascia intendere quanto le emozioni abbiano bisogno di essere ascoltate e supportate. Dare voce a ciò che si sente è necessario per sentirsi liberi e dire la verità, che altrimenti sarebbe stata sopita e zittita per sempre.
Annalisa Civitelli
Le cose che non ti ho detto
scritto e diretto da William Nicholson
ispirato all’opera teatrale The Retreat from Moscow di William Nicholson
con
Annette Bening Grace
Bill Nighy Edward
Josh O’Connor Jamie
Aiysha Hart Jess
Ryan McKen Dev
Steven Pacey Solicitor
Nicholas Burns Gary
Rose Keegan Receptionist
Nicholas Blane Priest
Sally Rogers Angela
Costumi Suzanne Cave
Direttrice della fotografia Anna Valdez Hanks
Montaggio Pia Di Ciaula
Musica Alex Heffes
Trucco Melanie Lenihan
Genere Drammatico, Romantico
Anno 2019
Durata 100 min
Paese Gran Bretagna
Prodotto Origin Pictures, Protagonist Pictures, Screen Yorkshire, Lipsync e Sampsonic Media
Distribuito da Vision Distribution