Tenet
Gabriele Amoroso Cinema ambiente, azione, christopher nolan, cinema, film, futuro, imax, john david washington, kenneth branagh, LOCKDOWN, montaggio, passato, quadrato di sator, reverse, robert pattinson, spionaggio, tempo, tenet 0
Uscito nelle sale cinematografiche il 26 agosto scorso, il nuovo film di Christopher Nolan ripropone, in maniera originale, la tematica del tempo in un capolavoro di ideazione e realizzazione. Per il pubblico, inoltre, rappresenta il primo grande evento cinematografico post–lockdown
Portando a termine un ulteriore progetto che lo vede impegnato nella manipolazione del racconto filmico, il cineasta londinese ha ancora stupito e spiazzato il suo pubblico.
Questa volta si parla di un anonimo agente segreto che, dopo essere entrato in contatto con alcuni oggetti a cui è stata invertita la propria entropia e che viaggiano indietro nel tempo, deve scongiurare una minaccia proveniente dal futuro. A lui troviamo contrapposto Andrei Sator, un terribile uomo d’affari che tenta di distruggere il mondo.
Nel corso della missione il protagonista incontrerà il prezioso alleato Neil (Robert Pattinson) e Kat (Elizabeth Debicki), moglie di Sator e dama da salvare. L’unica arma a loro disposizione sembra essere la parola ‘Tenet’, nome di una misteriosa organizzazione che lotta nel tempo e che prova a salvare il pianeta dalla Terza Guerra Mondiale.
La struttura della trama è di quelle più classiche e banali: un eroe tenta di mettere in salvo il mondo, un terribile antagonista e una donna. Applicate però a questo semplice scheletro troviamo un mare di teorie scientifiche ed espedienti narrativi.
Il nome del film trae origine dall’enigma del “quadrato magico di Sator”, una misteriosa iscrizione latina composta dalle cinque parole “Sator”, “Arepo”, “Tenet”, “Opera” e “Rotas” che, messe in ordine una sopra l’altra, formano un palindromo che rimane invariato se letto da sinistra a destra o viceversa, ma anche dall’alto verso il basso e viceversa. Il termine ‘Tenet’, inoltre, in lingua inglese, ha il significato di dottrina e dogma, ma può essere inteso anche come un riferimento palindromico al numero dieci/ten, cifra importante per il finale del film.
Nolan ha abilmente inserito dei particolari nascosti all’interno della trama, per lasciare ai più curiosi il compito di ricercarli: Andrei Sator (interpretato da Kenneth Branagh) è l’antagonista, colui che vuole porre fine alla vita sulla Terra; Thomas Arepo è invece il falsario, il cui ruolo è quello di tramare contro la moglie Kat; Tenet è il nome dell’organizzazione che tenta di scongiurare la Terza Guerra Mondiale, in una lotta tra passato e futuro; l’Opera House di Kiev è la location iniziale del film; infine, Rotas è il nome della società di Sator che realizza i dispositivi per l’inversione temporale.
Il comune denominatore tra le recensioni degli spettatori di ‘Tenet’ è certamente la fascinazione visiva: solo per la realizzazione della sceneggiatura il regista ha impiegato più di cinque anni, riuscendo a creare una pellicola in cui passato, presente e futuro riescono a coesistere all’interno della stessa inquadratura.
Il complesso intreccio di eventi e la particolarità del linguaggio audiovisivo eleva sicuramente il film a un singolare capolavoro di progettazione: questo il marchio di fabbrica di Nolan che – come suo solito – prova a scardinare e manipolare sempre di più le regole del racconto per piegarle al proprio volere. È proprio questa caratteristica che lo rende uno dei registi più importanti e ricercati dei nostri giorni.
A differenza dei precedenti lavori sul tempo, come ad esempio “Interstellar”, in cui il gergo scientifico non veniva talvolta espletato appieno, ‘Tenet’ si carica forse di un’eccessiva eloquenza nel voler descrivere i processi messi in atto dai protagonisti.
Come a non voler perdere nemmeno un secondo, infatti, lo spettatore rimane incollato allo schermo in balia della miriade di informazioni che riceve dalla visione dell’opera. Inoltre, all’interno della narrazione è inserita l’importante riflessione sulle condizioni della Terra e della salvaguardia ambientale: il futuro dichiara guerra al passato proprio perché è il nostro tempo che porterà il mondo del domani al collasso.
L’arduo compito di montare un così singolare prodotto è stato affidato a Jennifer Lame, mentre la fotografia è stata curata da Hoyte van Hoytema il quale ha usato una particolare combinazione di pellicola 70 millimetri e IMAX. Le musiche angoscianti sono del premio oscar Ludwig Göransson e accompagnano abilmente tutte le scene. Le interpretazioni dell’intero cast sono eccellenti e coinvolgenti: dal connubio John David Washington/Robert Pattinson fino alla straordinaria performance di Kenneth Branagh che incarna tutta la ferocia e il cinismo del suo personaggio.
Molto ci sarebbe ancora da dire per spiegare al meglio ‘Tenet’, ma non si arriverebbe mai a una definitiva chiave di lettura che possa rappresentare ed esprimere al meglio lo spirito del film. Nolan, attraverso il suo virtuosismo, riesce ancora una volta a stupire e a regalarci opere di alto ingegno. Non rimane perciò che andare al cinema e godersi lo spettacolo di uno dei migliori film usciti negli ultimi mesi.
Andrea Maresi
Tenet
di Christopher Nolan
con
John David Washington Protagonista
Robert Pattinson Neil
Kenneth Branagh Andrei Sator
Elizabeth Debicki Kat Sator
Dimple Kapadia Priya
Himesh Patel Mahir
Michael Caine Sir Michael Crosby
Sceneggiatura Christopher Nolan
Costumi Jeffrey Kurland
Fotografia Hoyte van Hoytema
Montaggio Jennifer Lame
Scenografia Nathan Crowley
Genere Azione, Fantascienza, Spionaggio, Thriller
Paese USA, Regno Unito
Anno 2020
Durata 150 min
Distribuzione Warner Bros
Produzione Syncopy Films, Warner Bros