Parole nuove
La Sala Umberto di Roma inaugura la difficile stagione 2020/2021 con ‘Maurizio IV’, un testo inedito di Edorardo Erba, che arriva finalmente in scena dopo essere rimasto bloccato dalla pandemia. Ricco di rimandi ai lavori di Pirandello, lo spettacolo è un’opera raffinata e niente affatto banale
Maurizio è un regista teatrale in procinto di rappresentare “Il gioco delle parti” di Luigi Pirandello; Carmine è l’improbabile sostituito tecnico delle luci, appena arrivato, che dovrà provvedere all’illuminazione dell’allestimento. I due, sconosciuti fino al momento dell’inizio della storia, stringeranno un’amicizia molto insolita che li porterà a scambiare i propri ruoli nella preparazione dello spettacolo e, soprattutto, a confondere le proprie vite con quelle dei personaggi del copione dell’autore siciliano.
È un lavoro estremamente raffinato questo scelto per inaugurare la stagione 2020/2021 del teatro Sala Umberto di Roma: ‘Maurizio IV’, testo originale di Edoardo Erba, è un’opera che si mostra avvincente dai primissimi minuti e che si sviluppa attraverso dialoghi scritti magistralmente e interpretati ancora meglio.
Come era facile immaginare, nel testo abbondano tantissimi dei temi cari a Pirandello: il doppio, il vero e il verosimile, la maschera e il volto, la realtà e l’apparenza: il bravo Erba, con sapienza, rielabora queste tematiche facendo di ‘Maurizio IV’ un copione affascinante e sofisticato.
È tangibile l’intesa tra i due protagonisti, Giampiero Ingrassia e Gianluca Guidi; i due bravissimi attori padroneggiano i lunghi scambi di battute con abilità e una lunga varietà di sfumature che rendono i loro personaggi, Carmine e Maurizio, allo stesso tempo definiti ed evanescenti.
Gianluca Guidi cura anche la regia della pièce e riesce a connotare l’azione di un’atmosfera sospesa nello spazio e capace di sopportare tinte che si alternano tra il comico e l’inquietante.
Gabriele Amoroso
Foto dal web
Teatro Sala Umberto
dal 9 al 25 ottobre
Maurizio IV
di Edoardo Erba
Regia Gianluca Guidi
con Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia
Costumi Francesca Grossi
Musiche Massimiliano Gagliardi
Produzione Alessandro Longobardi per Oti – Officine del Teatro Italiano