Una rilettura insolita e attuale della Divina Commedia
‘A riverder le stelle – Dante il poeta che inventò l’Italia’ è il nuovo romanzo di Aldo Cazzullo, pubblicato da Mondadori. Il 25 marzo si celebra il Dantedì, data istituita il 17 gennaio 2020, in occasione del 700esimo anniversario della morte del poeta avvenuta il 14 settembre 1321. In questo libro si ripercorre il viaggio di Dante mostrando come ci abbia dato non solo la lingua ma anche l’idea di noi stessi e del nostro Paese
Il primo capitolo inizia sempre la sera del venerdì Santo del 1300: secondo alcuni il 25 marzo, secondo altri il 7 aprile. Noi lettori accompagniamo il Sommo Poeta e veniamo a conoscenza di tutte personalità che lui incontra nel suo cammino: Ulisse, il conte Ugolino, Farinata, Vanni Fucci e Brunetto Latini. Di tutti i più celebri personaggi viene raccontata la vita e di come siano entrati di diritto nella “Divina Commedia”, l’opera più famosa della nostra letteratura, sia in bene sia in male.
Mano a mano che il racconto procede appare chiaro di come Dante parli non solo della sua Italia ma soprattutto della nostra. Alla sua epoca la penisola non era ancora unita ma, attraverso le pagine di Aldo Cazzullo, scopriamo ancora di più che quei versi immortali sono più vicini a noi di quanto pensiamo.
Incontrando i protagonisti dell’Italia del Medioevo e quelli del secolo scorso, come Ciro Menotti o Nazario Sauro, appare chiaro, quindi, quanto sia stato fondamentale lo sforzo e il sacrificio di molte vite affinché diventassimo uniti.
Con uno stile scorrevolissimo e molto coinvolgente, il giornalista e scrittore ci ricorda anche quanto sia importante la donna e rispettarla, messaggio che assume ancora più rilevanza in un’epoca in cui la violenza sulle donne e i femminicidi sono all’ordine del giorno.
Il concetto della considerazione verso l’Universo femminile viene rimarcato grazie all’esaltazione della figura di Beatrice, di cui Dante è da sempre innamorato. La donna per Dante è il capolavoro di Dio la quale si prende cura, e per il poeta chi tocca le donne fa una brutta fine.
Questo pensiero viene spiegato in modo chiaro proprio da Cazzullo durante la presentazione del suo libro ‘A riveder le stelle – Dante il poeta che inventò l’Italia’ durante il Festival Insieme tenutosi all’Auditorium Ennio Morricone di Roma, i primi di ottobre del 2020.
Il testo, poi, spiega Cazzullo, è una sorta di giro turistico per l’Italia, un viaggio storico, iniziatico, una sorta di rinascita, di come può venire letta la “Divina Commedia”. Possiamo trovare all’interno elementi concatenanti che si uniscono in qualche modo attraverso la cultura di un tempo e arrivata fino a nostri giorni.
Scopriamo inoltre che il poeta era critico e severo con tutti, soprattutto con i più ricchi: piuttosto amava profondamente l’onestà. Un visionario, come può essere inteso attualmente.
Questo libro è sicuramente molto diverso rispetto a un’antologia o a qualsiasi edizione della “Divina Commedia” ma contiene tutta l’essenza e la potenza delle parole del poeta ed è un bel insegnamento, soprattutto per le nuove generazioni.
Leggendo quest’opera si scoprirà anche che Lucio Dalla si ispirò – volontariamente o no non è dato a sapersi –, a Guido Cavalcanti per la sua “Canzone” e forse, così, si troverà la forza per superare questo difficile periodo buio e un giorno si tornerà a riveder le stelle.
Maria Vittoria Guaraldi
Biografia
Aldo Cazzullo (Alba, 1966) è inviato e editorialista de “Il Corriere della Sera” su cui cura la rubrica delle Lettere. I suoi libri sull’Italia, pubblicati da Mondadori, hanno venduto milioni di copie.
Aldo Cazzullo
A riveder le stelle – Dante il poeta che inventò l’Italia
Edizioni Mondadori
Collana Strade Blu
Genere Saggio storico
Edizioni 2020
Pagine 278