Il Teatro si fa perché si ama
Il 17 giugno scorso si è tenuta la conferenza stampa del ‘Futuro Festival – Festival internazionale di danza e cultura internazionale’ che si svolgerà al teatro Brancaccio dal 5 al 30 luglio. La rassegna, pensata per l’estate, è un segnale di ripartenza del dopo pandemia che intende unire diverse arti e farle dialogare insieme
“Questa è una conferenza stampa importante, perché rompe un momento lungo…”, lungo inteso come la pausa che ha interrotto il comparto spettacolo a causa del Covid. Così Alessandro Longobardi, il direttore Artistico del teatro Brancaccio, apre la conferenza stampa invitando sul palco chi si occupa della danza contemporanea: Alessia Gatta, direttrice Artistisca del ‘Futuro Festival’, e le altre maestranze unite agli artisti che si esibiranno sul palco.
Il discorso di Longobardi è tuttavia una critica piuttosto retorica sia sui sostegni riguardo il fermo dei teatri sia sulla situazione pandemica, che ha di certo indebolito tutti i settori lavorativi, e non solo. Ricordiamo che il virus invisibile ha colpito, a suo modo, ogni individuo, facendolo sentire inerme e debole di fronte ad esso, rendendolo insicuro nell’incertezza del momento.
Il motto del festival recita “Let’s cross the door” che tradotto invita ad attraversare la porta, quella del futuro, appunto, ma anche quelle che incontriamo tutti i giorni sul nostro cammino, per vivere nuove esperienze.
Si è scelto di concentrarsi sull’arte del movimento e di comunicare dunque attraverso la danza contemporanea e dunque tramite un nuovo linguaggio che riguarda gestualità, corpi, silenzio e musica, facendo sì che il confronto tra sperimentazione e lavoro di gruppo potenzi l’operazione estiva.
Sul palco avremo così l’occasione di ammirare diverse realtà che esprimono tematiche (che prendono spunto da fatti realmente accaduti) e valori differenti, che vanno dal contemporaneo alla danza urbana, dall’arte performativa alla fotografia, dalla musica alle novità proposte, che vogliono lavorare sul territorio e avvicinare il pubblico a nuove esperienze.
Gli spettacoli saranno coinvolgenti e pieni di energia: si parte con “Sphera”, un passo a due di grande impatto visivo diretto da Rudi Cole e Julia Robert in scena il 5 e il 6 luglio, mentre il 10 luglio è il turno di “Water” con le coreografie di Gianni Wers.
Vi segnaliamo anche “Crolli” diretto da Alessia Gatta, lavoro che parte da due storici crolli ovvero quello delle Torri Gemelle e quello del Muro di Berlino. Chiude la rassegna il 29 Luglio “Clorophilla” diretto da Silvia Marti che si ispira al pigmento vitale per le piante per parlare di rigenerazione e di ritorno alle origini.
Il 6 luglio è in programma anche un evento musicale con Dj Lil’ Jean, nome d’arte di Jean Philippe, primo dj italiano nella Ballroom Scene Italiana. Un cartellone ricco che invita a un respiro rigenerato e che coniuga varie arti espressive ora sinonimo di ripartenza, appunto. Almeno per il periodo estivo.
In ultimo, e non di poco conto, una considerazione va fatta: di questi tempi si parla molto di ecologia e di conseguenza di non sprecare alcunché. Abbiamo purtroppo notato che la cartella stampa consegnata agli addetti ai lavori e al pubblico intervenuto in sala è un contenitore di circa cinquantacinque pagine, che sicuramente saranno utili per un riciclo perfetto.
Questo si poteva evitare donando ai presenti una semplice chiavetta USB con un documento PDF. Sarebbe stato più utile e decisamente un favore all’ambiente!
Nel frattempo lasciatevi catturare e incuriosire dalla danza e dall’ebrezza di ogni dialogo che i corpi vi doneranno.
Maria Vittoria Guaraldi
Per qualsiasi altra informazione: www.brancaccio.it