Venere e Adone

Parole oltre ogni tempo

‘Venere e Adone’ è uno dei poemi più lunghi e celebri di William Shakespeare: risalente al 1593, il componimento armonizza momenti comici a passaggi commoventi e questa versione portata in scena da Daniele Salvo stupisce il pubblico del Globe Theatre d Roma con una messinscena esteticamente superba

Quando Venere, la mitica dea dell’amore, si imbatte nel giovane cacciatore Adone, uomo dotato di una bellezza insuperabile, un amore impazzito e incontenibile pervade lo spirito della divina creatura la quale, senza sosta, tenta in tutti i modi di conquistare il ragazzo che, però, la rifiuta e la respinge scatenando una deriva tragica.

È sempre incredibile prendere atto di come i versi di William Shakespeare, epoca dopo epoca e pur invecchiando sempre di più, restino talmente vivi, potenti e pieni di capacità suggestiva che non è mai fuori luogo ritenere che quelle siano davvero parole senza tempo: la storia dell’amore impossibile tra i due personaggi mitologici attraversa i secoli e diventa la disavventura di chiunque abbia vissuto un sentimento non corrisposto.

Caratterizzata da un’atmosfera fiabesca, la rappresentazione è esteticamente splendida; la regia di Daniele Salvo e la scenografia di Fabiana Di Marco contribuiscono, anzi collaborano perfettamente, fino a creare uno spettacolo magnifico agli occhi dello spettatore e connotato da una forza crescente che si sublima nel meraviglioso finale.

Merito di questa riuscita è chiaramente anche della struttura del Globe Theatre di Villa Borghese: l’imponente teatro, illuminato come fosse un sogno, diventa la cornice ideale per questa opera.

Eccezionali i tre interpreti in scena, in particolar modo Melania Giglio, la quale ha dato vita ad una Venere così piena di carattere e potenza interpretativa che molto probabilmente questo resterà uno dei ruoli più significativi della sua carriera.

Gabriele Amoroso

Foto Marco Borrelli

Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti 

dall’1 al 12 settembre

Venere e Adone

di William Shakespeare

Traduzione e regia Daniele Salvo

con Gianluigi Fogacci, Melania Giglio, Riccardo Parravicini

Assistente alla regia Alessandro Guerra

Costumi Daniele Gelsi

Direzione tecnica Stefano Cianfichi

Musiche originali Patrizio Maria D’Artista

Light Designer Umile Vainieri

Scene Fabiana Di Marco

Sound Engineer Daniele Patriarca