Avventure piratesche in nome della libertà personale
La seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento segnano l’epoca d’oro della pirateria: i mari erano pieni di uomini che svolgevano questa professione e ogni loro affare era presente nelle prime pagine dei giornali. La pirateria era quindi diventata un modo per liberarsi dalla schiavitù, conseguenza di una società comandata da aristocratici incompetenti, creando così un ideale romantico e popolare portato avanti tanto da proclamare un re dei pirati
“La mia ambizione è grande e l’ho decisa da me, e il rivestimento (del mio orizzonte) si allungherà di più della metà.”
Per tanto tempo la pirateria è stata motivo di polemica: per molti era considerata un’attività illegale che praticavano banditi e briganti perseguitati dalla legge e che venivano giustiziati pubblicamente; per altri i pirati erano oggetto di ammirazione, perché considerati dei paladini della giustizia per dare ai poveri e levare ai ricchi.
Tra questi, emerge un personaggio assai combattivo, intelligente e con grande carisma, capace di parlare agli altri con convinzione: Henry Every. Egli, da giovane, era stato nella marina militare e aveva trovato facilmente posto come primo ufficiale di una barca diretta verso le Indie Occidentali; ma i pagamenti mancati da parte della compagnia e i problemi burocratici con la Spagna, hanno spinto Every a iniziare una rivoluzione.
Essendo un uomo del popolo, gli è risultato facile convincere i suoi compagni di viaggio a opporsi alla vita povera e alla schiavitù di quel periodo: Every riuscì a persuadere non solo quelli della sua barca ma anche gli altri della stessa spedizione, tanto da proclamare il Re dei Pirati.
Da questo momento inizia la vita del pirata Every. Tuttavia il suo percorso di crescita nell’ambito della vita piratesca è abbastanza corto. Dalla storia infatti sembra che Henry sia nato per fare il pirata. Ci sono in effetti dei dati che confermano le sue attività in mare ma, dopo l’avventura che gli permette di conquistare il più grande bottino che sia mai stato nelle mani di un pirata, le sue tracce spariscono.
Sappiamo che alcuni dei compagni di Henry si nascosero nei Caraibi in Nord America, mentre su di lui esistono tante supposizioni e sta a ognuno di noi scegliere quella che si addice meglio al protagonista.
“Mi raccomando di eseguire il segnale: i miei uomini sono affamati e risoluti, e in mancanza di esso non riuscirei in alcun modo a fermali.”
All’interno della narrazione della ‘Storia generale dei pirati Vol. 1’ emergono altri famosi personaggi quali Joseph Faro, Richard Want, Thomas Tew – e tanti altri –, che hanno fatto storia, ognuno a modo suo, come Olivier Levasseur, che è considerato il pirata più ricco della storia.
Il libro è suddiviso in due parti: la prima è un’introduzione all’epoca contestualizzata, in cui vengono esposti degli elementi che fanno riferimento alla pirateria, come parte di alcune testimonianze e altre opere che parlano dello stesso personaggio confermando, sotto tutti i punti di vista, che il re dei pirati è veramente esistito; nella seconda parte ci possiamo invece deliziare con i racconti di Defoe, anche se dopo aver letto un preambolo così lungo e dettagliato, la vicenda sembra essere ripetitiva.
Lo stile di scrittura è semplice, uniforme e chiaro ma, nonostante l’autore sia conosciuto a livello mondiale per i romanzi “Fortune e sfortune della famosa Moll Flanders” e “Robinson Crusoe”, in quest’opera non possiamo riscontrare nulla di eccezionale: il linguaggio risulta conciso e diretto a dispetto dei racconti avvincenti e scorrevoli.
Il libro contiene al suo interno diversi documenti che testimoniano l’autenticità di Henry Every, come l’avviso per la sua testa emesso nel 1696, con la ricompensa di 500 sterline, o il rapporto sul processo ad alcuni membri della ciurma di Every rilasciato dalla corte marziale dell’ammiragliato inglese.
Tra le pagine troviamo anche delle immagini dell’epoca in cui viene rappresentato il nostro pirata.
Ci viene però il sospetto che il libro scritto da Daniel Defoe sia piuttosto un’autobiografia che una storia concepita dallo stesso autore. ‘Storia generale dei pirati Vol. 1’, tradotto da Flavio Carlini e pubblicato dalle Edizioni Haiku, pone lo sguardo sulla letteratura inglese lasciandoci conoscere di più su mondi inconsueti e a noi lontani.
Agnese De Luca
Daniel Defoe
Storia generale dei pirati Vol. 1: Henry Every il re dei pirati
Traduzione Flavio Carlini
Prefazione a cura di Flavio Carlini
Genere
Collana Settemari
Edizioni Haiku
Anno 2021
Pagine 190