La storia di Alvia e Daniela
In scena presso il teatro Basilica di Roma, ‘Cuòre: sostantivo maschile’ è un lavoro unico nel suo genere nel quale le due protagoniste ripercorrono i passi salienti delle proprie vite trasformandoli in azioni, monologhi e dialoghi profondamente femminili e liberi da qualsiasi ombra
Due donne si trasformano in due caratteri immersi in altrettante vite tanto sfaccettate quanto degne di essere vissute fino a farle diventare spettacolari.
Si potrebbe affermare che ‘Cuòre: sostantivo maschile’ sia il classico spettacolo che celebra il teatro: in realtà questo lavoro, firmato con estrema ispirazione da Angela Di Maso, va molto più a fondo e al teatro è sì dichiarato un amore incondizionato, ma è la vita stessa a essere intesa come un infinito palcoscenico: la vita è teatro e il teatro è vita.
Alvia Reale e Daniela Giovanetti sono calate perfettamente nei propri ruoli e recitano con una passione fisica e visibile tanto da rendere ancora più tangibile la natura del testo che, per quanto metaforico, è connotato da passaggi carichi di realtà.
Sebbene essenziale, è degna di nota anche la regia della stessa Reale, che costruisce scene piene di significato con l’aiuto di poche ma suggestive luci e oggetti di scena, che sembrano apparire dal nulla.
‘Cuòre: sostantivo maschile’ è uno spettacolo nel quale si parla e si fa teatro sul serio; non è un’opera che si può descrivere o raccontare, può essere soltanto vista, sentita e, fondamentalmente, vissuta.
Gabriele Amoroso
Teatro Basilica
dal 5 al 17 ottobre
Cuòre: sostantivo maschile
di Angela Di Maso
Regia Alvia Reale
con Daniela Giovanetti e Alvia Reale
Assistente alla regia Ilaria Iuozzo
Costumi Sandra Cardini
Scene Francesco Calcagnini
Luci Matteo Ziglio
Produzione Gruppo della Creta