Roma tra stornelli, poesia e colore
Il teatro Vittoria di Roma ha aperto il sipario per una settimana, dal 2 al 7 novembre, sulla comicità. Il testo scritto da Gianni Clementi, ‘A cuore aperto’, è stato restituito al pubblico da Massimo Wertmuller con eleganza e genuinità incantando la platea con semplicità e naturalezza
Avete mai avuto la sensazione di uscire da un teatro e di aver visto uno spettacolo dal carattere autentico, divertente e leggero, che fa scaturire risate de core? Parliamo di un esempio di teatro puro che ha conquistato il pubblico con agevolezza senza cadere in banalità.
La rappresentazione è un insieme di quadri che trovano un loro filo logico preciso nella narrazione in cui si innestano aneddoti, storia, poesia, melodramma, stornelli, dialetto, fatti di cronaca, violenza nelle periferie, espressioni tipiche e neologismi – comparati a quelli di altre città italiane –, un mix all’interno del quale i romani possono riconoscersi.
È una critica velata, sottilissima, della città eterna, che ci viene rimandata con umorismo elegante, spensierato e vivace, ma non solo: si descrive una Roma attuale, poetica e caotica; una città che, quando si è in viaggio, non si dimentica; la capitale sporca, non solo ora – “ogni quartiere è una discarica” –, ma anche ai tempi dei romani (ne scriveva Giovenale nel 100 a. C.); Roma poetica e romantica, dai modi di dire “che coloriamo e arricchiamo con sintesi degenerativa“, dalle sfumature linguistiche creative, e dove Goethe si sentiva come un pesce nell’acqua.
Si ricorda poi la felicità passata, quella che proponeva la pubblicità del Carosello, paragonata a quella di oggi. Emergono così le differenze tangibili tra la gaiezza di un tempo e la filosofia cool ovvero del rifarsi ai modelli e alla visibilità, segnando una tendenza alla retrocessione della società già predetta da Umberto Eco nel suo saggio “A passo di gambero”.
Parla il testo dal linguaggio puntuale, raffinato e curato nel minimo dettaglio: declamazione, canto, recitazione e musica lo arricchiscono e fanno fluire la regia in modo delicato. I musicisti, Pino Cangiolesi e Mario De Meo poi, oltre a creare un tappeto musicale pertinente, partecipano alle gag con Wertmuller, il quale tiene il palco per un’ora e poco più, affascinando il pubblico con la sua professionalità e una mimica percepibile.
‘A cuore aperto’ è tanta roba: una chicca piacevole e spassosa e porta con sé l’amore per una Roma colorita e sconfinata. È infine un invito a fermarsi alla ricerca della bellezza che ci circonda per fuggire alle continue corse nel caos cittadino, una perdita di tempo infinita.
Annalisa Civitelli
Foto dal web
Teatro Vittoria
dal 2 al 7 novembre
A Cuore Aperto
Testo e regia Gianni Clementi
con Massimo Wertmuller
Musiche Pino Cangiolesi
Musicisti Pino Cangiolesi e Mario De Meo al clarinetto
Luci e fonica Marco Laudando
Distribuzione Massimo Martini