Dal 25 al 30 gennaio, il sipario della Sala Umberto di Roma si è aperto su ‘E non rimase nessuno’: lo spettacolo, tratto dal celeberrimo romanzo di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani”, mette in scena un divertente racconto giallo che, tra le righe, nasconde una profonda descrizione della psiche umana
Dieci persone, fra loro sconosciute, sono invitate dal misterioso Mister Owen a passare un lungo fine settimana presso una grande dimora costruita in un’isola disabitata di fronte alle coste dell’Inghilterra. Dopo poche ore dall’inizio del singolare incontro, i partecipanti alla riunione iniziano a morire uno dopo l’altro e, in breve tempo, chi rimane si rende conto che l’assassino è proprio uno di loro.
Ogni amante del giallo conosce il godibile racconto inventato da Agatha Christie, e l’opportunità di vedere quella trama trasformata in uno spettacolo teatrale mette d’accordo gli accaniti lettori e i frequentatori abituali dei teatri: ‘E non rimase nessuno’ accontenta, più o meo, entrambe le categorie e il lavoro andato in scena a Roma si è fatto carico di un’eredità letteraria importante riuscendo tutto sommato a compiere la propria missione.
Le atmosfere mistery dell’opera sono rese verosimili soprattutto dalla struttura tecnica della rappresentazione: musiche, luci, scenografie e costumi, oltre a essere curati e eleganti, sono l’elemento che meglio di tutti evoca la sostanza della storia.
E non rimase nessuno: uno spettacolo che intrattiene e diverte
La regia di Anna Masullo, tuttavia, è estremamente cauta e ordinaria: sono davvero pochi i guizzi creativi e le dinamiche ideate per la scena e per questo motivo la pièce manca di quella componente di suspense e tensione peculiare dei racconti della Christie.
L’intero spettacolo può però contare sulla valida recitazione di tutto il cast, a partire dei protagonisti – Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, bravissimi – ed è proprio il gruppo di attori che tiene in piedi un lavoro che, con la lenta successione delle scene e il poco dinamismo, diventa sempre meno avvincente.
Nonostante tutto, il pubblico apprezza e si gode una rappresentazione realizzata con competenza che, a margine degli aspetti migliorabili, intrattiene e diverte senza annoiare.
Gabriele Amoroso
Teatro Sala Umberto
dal 25 al 30 gennaio
E non rimase nessuno
di Agatha Christie
Traduzione Edoardo Erba
Regia Anna Masullo
con Marano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Massimo Reale, Linda Manganelli, Mario Scaletta, Ruben Rigillo, Fabrizio Bordignon, Enrico Ottaviano, Francesco Maccarinelli e Giuditta Cambieri
Aiuto regia Andrea Ruggieri
Costumi Susanna Proietti
Assistente ai costumi Valentina Bazzucchi
Disegno luci Marco Catalucci
Musiche Alessandro Molinari
Scene Fabiana di Marco
Capo costruzioni Diego Caccavallo
Direttore di Produzione Elisabetta Montemagno
Produzione Ubik e Teatro Stabile del Giallo