Dal 24 al 26 febbraio scorsi, il futuro è andato in scena al teatro Trastevere di Roma: ‘Loading 2101’ è il testo di Salvatore Riggi che ci mostra come tra ottanta anni non soltanto non sarà necessario che gli umani interagiscano fisicamente, ma saranno loro stessi a non volerlo, forse
Sulla Terra, nel 2101, il digitale ha preso il sopravvento totale e gli esseri umani comunicano tramite schermi, display, applicazioni e computer: non serve incontrarsi, non serve toccarsi, non serve vedersi. Soltanto gli anziani, memori di quello che è il nostro presente, continueranno a sentirsi perplessi e disorientati di fronte a una esagerata tecnocrazia.
Nonostante le speculazioni sul futuro siano già state ampiamente scandagliate dal teatro, dal cinema e dalla letteratura, il testo di Salvatore Riggi non è affatto banale e non corre mai il rischio di sembrare già visto.
Il prossimo secolo, nell’originale racconto di Riggi, mostra aspetti non inverosimili, ai quali in realtà ci stiamo già avvicinando pericolosamente, e la rappresentazione, come molto spesso si dice, fa riflettere e in alcuni casi, persino, spaventa.
È interessante la circostanza nella quale questo ipotetico 2101 – e gli anni successivi – veda un conflitto nel modo di comunicare degli umani che, per quanto il progresso non si arresti, manterranno necessariamente un’indole all’interazione fisica: sembra quasi che l’autore voglia conservare una forma di rassicurante ottimismo lungo tutta la trama.
Loading 2101: una lettura profonda e insolita del nostro futuro
È altrettanto azzeccata l’idea drammaturgica di dividere l’azione tra prosa e pantomima: seppure essenziali, i dialoghi degli umani più giovani manifestano la sterilità che il copione lascia premonire; allo stesso tempo, gli anziani che perdono l’uso della parola, e non capiscono più se toccarsi sia lecito o meno, dichiarano come la natura umana sia immutabile nonostante il tempo.
Ottima la prestazione dei due attori in scena: Mariano Viggiano e Giorgia Lunghi sono disinvolti e credibili sia nel ruolo della coppia del futuro, che per esprimersi usano soltanto device elettronici sia nei panni delle due attempate figure che, seppur con timidezza e circospezione, cercano di confrontarsi attraverso il contatto fisico.
Allo stesso modo, la regia, curata sempre da Riggi, riesce a dare la giusta resa ai due diversi contesti dell’azione attraverso un uso indovinato di scene, luci e musiche.
‘Loading 2101’ è da promuovere e il pubblico più attento non potrà non apprezzare la lettura profonda e insolita che Salvatore Riggi fa del nostro avvenire.
Gabriele Amoroso
Teatro Trastevere
dal 24 al 26 febbario
Loading 2101
di Salvatore Riggi
Regia Savatore Riggi
con Mariano Viggiano e Giorgia Lunghi
Luci Andrea Vannini