‘Qualcosa nella nebbia’ di Roberto Camurri edito da NN Editore, è un libro tortuoso e stregato. Diffonde lo scenario tormentato della vita. Dilata l’atmosfera del disagio, l’ambiguità della sofferenza
La storia, sospesa tra realtà e finzione, è l’identificazione di un luogo mentale. Un rifugio emotivo. Uno spazio intimo. Una suggestione della malinconia.
Nel limite impercettibile tra verità e inganno, si svolge la vita del protagonista Roberto, uno scrittore, forse, allo stesso modo, un alter ego dello stesso Camurri. Lo scrittore si scontra con il vincolo contraddittorio del successo editoriale.
Roberto Camurri con ‘Qualcosa nella nebbia’ rivela prima di tutto le abitudini interiori nella loro effettiva natura. Insinua l’appartenenza dei ricordi. L’estensione consistente del tempo. La familiarità torbida della solitudine.
Conosce la sospesa infelicità dei fragili personaggi del suo romanzo che, a causa della loro condanna, sono incapaci d’inseguire il loro ideale nella società.
L’autore ruota la sua ricerca intorno all’attrazione verso l’abisso dell’inquietudine, attraverso l’ineluttabile decadenza, la direzione invisibile del drammatico vissuto.
Qualcosa nella nebbia:
la seduzione narrativa di Camurri
I protagonisti, ogni volta, sono immersi nel loro inquieto e insanabile malessere. Sono legati dal filo invisibile della condivisione. Per esempio, l’instabilità e l’insicurezza di Alice, delusa dai suoi stessi sogni. L’irrequietezza stordita di Andrea, detto Jack. Il trauma agghiacciante di Giuseppe. Le vicissitudini dei tre personaggi si intrecciano di conseguenza all’interpretazione della sconfitta.
Il protagonista Roberto, durante un viaggio in Olanda per un festival letterario, si scontra poi con il processo creativo e distruttivo delle sue diaboliche ispirazioni. Intaglia le animate debolezze della sua personalità. Fronteggia l’ombra di una frattura sconvolgente, congiunta al passato, nel mistero impalpabile di Fabbrico.
Confonde il distacco tra l’esistente e l’illusorio. Corrompe la propria identità nell’universo immaginifico. Ritrova la propria appartenenza grazie anche alla presenza di una enigmatica donna. Scioglie l’offuscamento dell’inganno. Riesuma la lucidità dall’improvviso turbamento.
Il libro di Roberto Camurri è particolarmente rilevante per la seduzione narrativa.
È soprattutto infatti un travagliato itinerario di narrazione terapeutica. Un risveglio della coscienza. Una vertigine persuasiva nel cuore in aggiunta ad ogni dolore irrisolto. Il luogo vissuto e le vicende raccontate sono per lo più trasversali. Intrecciano per contrasto la dannazione del male. Disorientano l’aggregato introspettivo della disperazione.
L’osservazione privata di una metanarrazione
La svolta descrittiva conduce all’obiettivo e alla discrezione dello spirito creativo dell’autore, al fine di elaborare un’appassionata lettura. L’autore riflette inoltre l’osservazione privata di una metanarrazione, provoca l’urgenza di una esposizione efficace e magnetica. Lo stile attraente e intenso arriva al lettore con il fascino esplicito delle parole.
Roberto Camurri tratteggia la perversa parabola della frontiera esistenziale, in conflitto tra la disarmante e irreale sensazione autobiografica e l’autentico, impermeabile contenuto dell’anima.
‘Qualcosa nella nebbia’ fende l’impronta esoterica dei sentimenti elogiati ogni volta dalle conseguenze condannate. Spiega il dialogo con le voci interne, sepolte nella percezione istintiva. Sprigiona l’ossessione del pensiero, nonostante l’oscurità insidiosa della mente.
La nebbia fitta circonda, attraverso il paesaggio denso di Fabbrico, la lacerazione occulta dei discorsi eclissati, i sottintesi taciuti, nel vago e sfuggente profilo della memoria. Trattiene il rilievo dell’infinito. Attraversa la rete labirintica dei corpi umani. È simbolo di passaggio che disgrega la minaccia delle esitazioni e trasforma infine il mutamento dello sgomento in possibilità di riscatto.
Rita Bompadre
Biografia
Roberto Camurri è nato nel 1982, undici giorni dopo la finale dei Mondiali a Madrid. Vive a Parma ma è di Fabbrico, un paese triste e magnifico che esiste davvero. È sposato con Francesca e hanno una figlia. Lavora con i matti e crede ci sia un motivo, ma non vuole sapere quale. Il suo libro d’esordio, “A misura d’uomo” (NNE 2018), ha vinto il Premio Pop e il Premio Procida, ed è stato tradotto in Olanda, Spagna e Catalogna.
Il suo secondo romanzo, “Il nome della madre” (NNE 2020), è stato tradotto in Olanda e in Germania.
“Qualcosa nella nebbia” è il suo terzo romanzo.
Roberto Camurri
Qualcosa nella nebbia
Edizioni NN Editore
Collana La stagione
Genere Narrativa
Edizione 2022
Pagine 208