‘Il segreto di Vivaldi’ conclude la trilogia di Reinhard Friedmann, ex soldato nazista pentito che, per redimersi, ha intrapreso un viaggio alla ricerca di risposte. Il seguito delle vicende narrate nei due capitoli precedenti prende, in questo romanzo, una piega più esoterica e intima e pone Friedmann davanti a enigmi da risolvere e figure del suo passato alle quali credeva di aver già detto addio
“Pensai a me stesso in quel momento, ero un misto di sacro e profano intersecati in un ibrido di aulico e prosaico: avevo il violino di Vivaldi tra le braccia, gli spartiti di Chopin nello zaino, indossavo una tunica da prete senza esserlo nella realtà e in tasca custodivo un cuore di pietra e una lettera. Completava il tutto la pistola che portavo sotto la tunica.”
‘Il segreto di Vivaldi’, uscito nel 2021 per Armando Curcio Editore, è il seguito delle due opere di Luciano Varnadi Ceriello di cui abbiamo scritto nei mesi precedenti.
Sono trascorsi sei anni dal soggiorno di Reinhard Friedmann presso l’Eremo dei frati camaldolesi a Napoli e dagli eventi descritti ne “Il segreto di Marlene” (2019), riassunti in questa recensione.
Ne sono passati il doppio dal primo incontro dei lettori con l’ex SS nazista, avvenuto ne “Il segreto di Chopin” (2017), del quale si è parlato qui.
In questo terzo capitolo della saga, torniamo a seguire Reinhard in nuovi viaggi, ai quali prende parte per venire a capo dello strano comportamento di Federico, un ragazzo conosciuto nel romanzo precedente.
Infatti Reinhard, discepolo di Padre Tommaso, nonostante abbia smesso le vesti di Padre Lazzaro per via di dubbi sulla sua fede, si è comunque votato alla missione di essere a sua volta mentore di Federico. Insieme, si sono trasferiti nella campagna veneta.
Qui, per sei anni, il loro rapporto si è svolto nel migliore dei modi. Ora, però, qualcosa di enigmatico adombra l’anima del ragazzo.
Il segreto di Vivaldi: un tuffo nel passato di Reinhard
Altrettanto costellato di arcani sarà il percorso da seguire per risolvere la situazione e sbrogliare la matassa in cui Reinhard si ritrova imprigionato. In senso metaforico e non solo.
Infatti, le efferatezze eseguite nel periodo in cui l’ex SS militava nel partito nazista, gli presentano il conto nella vita presente.
Così, al fine di trovare una via di fuga da quello che è stato, gli accade di dover subire sulla sua pelle azioni che ha commesso e di confrontarsi con alcune persone che ha ferito.
Ma ciò non gli provoca soltanto dolore, anzi: la gamma di sentimenti che investe Reinhard lungo il suo viaggio comprende anche gioia e senso di liberazione, oltre che amore sia erotico e passionale sia romantico e puro.
Friedmann e le sue evoluzioni
Rispetto ai capitoli precedenti, allora, arriviamo qui a conoscere il protagonista più nel profondo, aldilà del dualismo soldato-Reinhard-Friedmann/prete-Padre-Lazzaro al quale ci ha abituati.
Conosciamo qualcosa sulla sua infanzia e storia famigliare, sui motivi per cui è diventato un soldato.
Sappiamo di un suo amore giovanile, del tormento e la tragedia che l’hanno caratterizzato.
Scopriamo qualcosa di nuovo sul suo protetto Federico, ma anche su Marlene e Lolek, personaggi de “Il segreto di Marlene”, e su Padre Tommaso, da “Il segreto di Chopin”.
Infine, torniamo a goderci le curiosità e gli aneddoti che abbiamo dichiarato di apprezzare nella recensione precedente, qui riguardanti specialmente esoterismo ed elementi di folklore perlopiù ispirati alle tappe che Reinhard fa nelle città di Torino e Venezia.
Tuttavia, non ritorna il tema della musica che ci saremmo aspettati di trovare dopo un primo romanzo scritto per intero nello stile della biografia musicale.
O meglio: accenni all’argomento sono disseminati qua e là, ma non vengono approfonditi come in precedenza.
Non vi sono nemmeno testi di canzoni a chiusura dei capitoli, bensì se ne trovano alcuni alla fine del libro, solo qualche pagina dopo l’ingresso del compositore Vivaldi nella trama della storia.
Prima di allora, non se ne fa quasi mai menzione.
Una trilogia, molti stimoli diversi
Poco male, comunque: dopo aver affrontato tutti i capitoli della trilogia di Varnadi Ceriello, si può affermare che l’autore abbia sperimentato una rosa di generi tale che non si può che riconoscergli il fatto di essere eclettico, creativo e dai molti interessi.
Il suo protagonista, Reinhard Friedmann, è difficile da condannare nonostante il suo passato violento, poiché il suo modo di relazionarsi ai personaggi che incontra trasmette tenerezza.
La stessa sensazione infonde il rapporto che egli ha con se stesso, dimostrato dall’espressione dei suoi pensieri nei tre libri, narrati tutti in prima persona.
Per tale motivo, è un peccato doverlo salutare.
A questo punto, possiamo concludere che la lettura della trilogia rappresenti un’esperienza coinvolgente e arricchente.
Da quest’ultima, infatti, si esce a conoscenza, oltre che dell’universo narrativo e di finzione della trama, di una quantità di stimolanti nozioni circa il mondo in cui viviamo.
Sul suo passato, sui personaggi storici che l’hanno abitato. E sui suoi luoghi e i relativi misteri che tuttora li riguardano.
Eva Maria Vianello
Biografia
Luciano Varnadi Ceriello è un cantautore e scrittore veneto–campano, da sempre proiettato verso audaci sperimentazioni.
Proveniente da studi classici, laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Salerno, ha finalizzato le sue idee musicali e testuali in cinque album incisi da cantautore.
Dall’innovativo cantautorato, ha iniziato a scrivere testi sulle melodie dei Notturni di Chopin, che ha poi inserito sia nel romanzo “Il segreto di Chopin” (2017, definito Opera letteraria di grande spessore, levatura culturale e valenza storico–musicale), sia nell’opera teatrale “Ho sognato Chopin”. Quest’ultima ha ricevuto riconoscimenti come il “Premio Nazionale Vallecorsi” di Pistoia, il Premio Internazionale “Voci” di Abano Terme e il Festival Internazionale “Teatrando” di Roma.
Varnadi ha poi messo in canto “Le quattro stagioni” di Vivaldi, ha scritto i testi per gli ultimi due movimenti della “Sinfonia Abellana” e per le quarantanove “Romanze senza parole” di Felix Mendelssohn.
A “Il segreto di Chopin” ha fatto seguire “Il segreto di Marlene” (2019) e “Il segreto di Vivaldi” (2021).
Luciano Varnadi Ceriello
Il segreto di Vivaldi. Tra esoterismo e passione
Edizioni Armando Curcio Editore
Collana New Minds
Genere Narrativa
Anno 2021
Pagine 304