‘La dimora degli Dei’, edito da Infinito, è un libro che tesse, attraverso una scrittura fluida, una fabula dal sapore antico. Martina Galletta rende la narrazione peculiare la quale, tra nozioni storiche e letterarie, è stimolante e dinamica al contempo
“Sapevamo che qualcuno ci seguiva, ci pedinava, studiava ogni nostra mossa; ma non sapevamo chi fosse. Comunque, siamo fuggiti appena in tempo.”
Martina Galletta, attrice, scrittrice e cantante, esordisce con ‘La dimora degli Dei’ che ci riporta al passato. Avete presente Agatha Christie, l’autrice inglese che ha reso celebre Miss Marple e Poirot? Oppure, vi vengono in mente i film di Kenneth Branagh, il quale ha diretto le trasposizioni cinematografiche delle opere della celebre scrittrice di gialli?
Ebbene, proprio la Galletta segue questo filone con eleganza, costruendo una fabula che si svolge nel 1938, agli albori della seconda Guerra Mondiale.
La protagonista è Britta, figlia di un ricco industriale austriaco, Markus Sommer, e fidanzata di Rudi legato al Partito naziolsocialista.
Diretti in Germania, i tre fanno tappa in un albergo – da cui il titolo del testo prende spunto -, ai confini tra Austria, Svizzera e la stessa Germania.
Una forte nevicata però li obbliga a fermarsi più del previsto e, qui, tra vicissitudini e misteri Britta si lascia coinvolgere per sbrogliare intricati arcani.
Conosce Frank, un ragazzo attraente, il quale si nasconde dietro le sembianze di un cameriere al servizio di Elias, le cui vicende verranno svelate nel finale, momento in cui il puzzle si ultima.
La dimora degli Dei: delitti sulla neve
Britta è una persona alquanto indipendente, sagace ed erudita, ama essere libera e non apprezza essere prevaricata. Detesta, infatti, l’arroganza di Rudi e le battutine sotto i baffi di suo padre.
Ma nella cornice dell’hotel sito tra le montagne, si circonda di personaggi variegati e lega sia con il proprietario Andreas Shulze sia con Jürgen, un ex poliziotto.
Insieme alla loro collaborazione, Britta risolve l’enigma degli omicidi che si sono compiuti nei locali dell’albergo.
L’autrice, al suo primo romanzo, riesce quindi, con determinazione, a coinvolgere il lettore grazie alle azioni che si dipanano con un filo logico preciso. Il respiro della narrazione dunque si propone fresco e di certo abbatanza dinamico tanto da lasciarci entrare in un’altra dimensione, lontana.
La trama de ‘La dimora degli Dei’ ci lascia così immaginare una vita fatta di abiti eleganti in stile secondo gli anni contestualizzati – l’immagine di copertina è eloquente -, tintinnii, letture tranquille, ricchezza e semplicità; un’esistenza di finta perfezione, di rapporti di circostanza, di apparenze e tanto altro, status che appartengono per lo più all’alta borghesia.
“Mentrre si abbandonava tra le sue braccia, la ragazza sentì che Frank era combattuto: da un alto era fermamente decisoa tenerle il broncio, dall’altro si stava letteralmente sciogliendo per effetto di quella vicinanza così intima.”
La rivincita dell’amore
Le descrizioni sono dettagliate, sembra infatti di vivere le avvventure accanto a tutti i soggetti che l’autrice ha disegnato con accuratezza. Si entra di conseguenza nelle stanze eleganti insieme a loro, si percepiscono stati d’animo e le varie figure spiccano ognuna per un proprio carattere ben definito.
La scrittura scorrevole della Galletta rende l’opera fruibile e il libro scivola via con verve. Tuttavia, verso la fine si ha la sensazione di perdersi nel melenso, lite motiv che rallenta la storia nell’epilogo. Quest’ultimo è tutto da scoprire e si trasforma in un inno alla libertà personale e all’amore che guarda al futuro, al nuovo.
L’uso della lingua italiana denota inoltre che l’autrice ha grande padronanza del linguaggio e nulla quindi risulta fuori posto.
Si nota altresì che la Galletta inserisce nozioni sia storiche sia letterarie che rendono i collegamenti singolari e donano al testo differenti punti di forza. Anche alcune brevi frasi in tedesco, inglese e francese rimarcano la corposa ricerca che la scrittrice ha svolto per stendere le 320 pagine che compongono il volume.
‘La dimora degli Dei’ entra a far parte dell’immenso panorama letterario nostrano e sicuramente si farà notare sugli scaffali delle librerie.
Annalisa Civitelli
Biografia
Martina Galletta (Milano), fin da bambina ha solo tre cose in testa: il Teatro, la Musica e la Scrittura. Riesce a coronare il suo sogno di fare l’attrice diplomandosi, ancora giovanissima, alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi.
Da allora lavora nei più prestigiosi teatri italiani: dal Piccolo Teatro di Milano, al fianco di Giulia Lazzarini e Andrea Jonasson, al Teatro Argentina di Roma, dal Teatro Bellini di Napoli al Teatro dell’Elfo di Milano.
Roberta Torre la sceglie per il suo premiatissimo film “I baci mai dati”, che sbarca al 67° Festival di Venezia; Luca Manfredi la trasforma in Giulietta Masina nel film “Permette? Alberto Sordi”.
Anche la Musica accompagna il suo percorso: compone ed esegue la colonna sonora dello spettacolo “Lezione da Sarah”, dove recita al fianco di Galatea Ranzi. Canta e suona fisarmonica, sintetizzatore e pianoforte.
Ha sempre amato scrivere poesie, racconti, copioni teatrali.
Martina Galletta
La dimora degli Dei
Prefazione Andrea Porcheddu
Edizioni Infinito Editore
Collana Narrativa
Genere Narrativa, giallo
Anno 2022
Pagine 320