Pubblicato lo scorso settembre per la Hora Records, ‘InFormal setting’ è l’album di debutto del musicista toscano Federico Nuti: l’opera è un’elegante esperienza di jazz che con sole cinque tracce porta l’ascoltatore attraverso una lunga serie di emozioni differenti
È un ottimo lavoro ‘InFormal Setting’ di Federico Nuti: il pianista e compositore aretino realizza un’opera sofisticata e di ottimo gusto con la collaborazione di altri quattro eccellenti musicisti.
Le atmosfere di ‘InFormal Setting’ rimandano al miglior jazz americano e, sebbene fra le note si nasconda un sapore particolarmente vintage, la maggior parte delle sonorità danno l’idea di un’incisione di natura contemporanea.
L’album si mostra maturo e ben strutturato ma soprattutto è libero dalla volontà di sorprendere a tutti i costi.
Tra ritmi concitati e armonie più rilassanti, l’EP è in grado di accontentare ogni umore e stato d’animo, dimostrandosi una produzione completa e sempre raffinata.
Le partiture composte da Nuti sono consapevoli e brillanti senza mai strafare: l’intero ascolto è dunque coinvolgente e piacevole e trasporta tra sfumature diverse ma omogenee che rendono ‘InFormal Setting’ padrone di un’identità ben precisa.
Gabriele Amoroso
Federico Nuti
InFormal Setting
1. Inappropriate Behavior in a Formal Set
2. Winter Light Memories
3. Remains of Human Connections
4. No May Turkey Supper, Maybe June
5. And I Sound Like This
Formazione
Jacopo Fagioli tromba
Francesco Panconesi sax tenore
Amedeo Vergnani contrabbasso
Mattia Galeotti batteria
Federico Nuti pianoforte
Produzione Metrotime Società Cooperativa
Registrazione Francesco Ponticelli e Stefano Bechini presso Cicaleto Recording Studio (Arezzo)
Mix e Masterizzazione Stefano Bechini presso Green Brain Studio
Cover art e Grafica Arianna Iodice e Leonardo Guidi