Dal 17 al 21 febbraio, presso il teatro Di Documenti, a Roma, è andato in scena ‘I am’: il lavoro è una rappresentazione che si colloca a metà tra il reading e il teatro sperimentale e racconta al pubblico diversi aspetti della comunità LGBTQ+, concentrandosi sulle persone transgender. La natura dell’opera, tuttavia, è piuttosto sterile e nonostante il tema trattato sia caldo e di grande attualità, il pubblico non si emoziona né può godere di un’estetica teatrale particolarmente riuscita
‘I am’ non è un vero spettacolo ma assomiglia piuttosto a un reading inframezzato da brevi scene-quadro che, nella globalità del lavoro, fanno in modo che la rappresentazione lasci parecchio perplessi.
Le letture, eseguite dai pur bravi Donatella Mei e Gaetano Lizzio, sono un insieme di dati, statistiche, informazioni e cenni storici sulla comunità LGBTQ+ che indubbiamente contribuiscono ad arricchire la conoscenza di chi ascolta ma, allo stesso modo, rimangono del tutto privi di qualsiasi peso drammaturgico e, peggio ancora, di emozione.
I am: tanti numeri e poche emozioni
‘I am’ si avvicina molto più a una conferenza scientifica che a un’opera teatrale e le poche idee registiche, che appaiano tra una lettura e l’altra, non apportano alcun valore aggiunto.
Anzi, si potrebbe obiettare che le piccole costruzioni inventate dalla regista e autrice Anna Ceravolo, siano un accessorio senza ispirazione inserito nel lavoro per giustificare la sua presenza in uno spazio teatrale.
Persino il bel monologo finale, eseguito da una coinvolta Cristina Maccà, sembra un’appendice dell’ultimo minuto che poco aiuta la platea a sentirsi emotivamente partecipe della messinscena.
In sostanza, ‘I am’ è un poco riuscito insieme di numeri sulla comunità LGBTQ+ che, tra luoghi comuni e debolezza drammaturgica, si fa dimenticare molto in fretta.
Gabriele Amoroso
Teatro Di Documenti
dal 17 al 21 febbraio
I am
Scritto e diretto da Anna Ceravolo
con Gaetano Lizzio, Cristina Maccà, Donatella Mei e Tony Scarfi
Luci Paolo Orlandelli
Scene e costumi Carla Ceravolo
Assistenti allestimento Natasha Bizzi, Huina Ding, Xinyi Liu, Ludovica Urgesi, Xueyan Wang, Yan Wang e Yfan Wang