Edito da RP Libri, la terza silloge poetica dell’autrice laziale, ‘Nero crescente’, rappresenta la consapevolezza di riscoprire l’amore in tutte le sue forme. Patrizia Baglione rimanda al lettore un percorso, sicuramente non facile, nella sua interiorità
“resti a contemplare il nero/ ma è poco, non basta/ è ancora troppo buio”
‘Nero crescente’ di Patrizia Baglione è la terza raccolta di poesie dell’autrice laziale. Il nero della vita si eleva a canto di trasformazione dal dolore alla rinascita. Recuperare l’amore per sé stessi dopo un amore malato e ritrovarsi superando fragilità e incertezze.
Patrizia Baglione ha definito il suo libro “una conversazione senza respiro“, una pura confessione in versi, fatta con consapevolezza e desiderio di riscoprire l’amore nella sua interezza.
Nell’introduzione di Antonio Bux, curatore della collana L’anello di Möbius, troviamo tutti gli elementi necessari per procedere nella lettura.
Bux asserisce che la silloge è come “un autentico canzoniere ininterrotto che viaggia tra i due poli estremi del sentimento e della fine restando sempre sospeso in quel bilico verticale che la poetessa laziale sembra padroneggiare con umile e personalissima cadenza”.
Non poteva darci traccia migliore per addentrarci nella scrittura della giovane poetessa che compie un percorso sicuramente non facile nella sua interiorità.
La poesia riempie il vuoto della solitudine
Ad aprire la raccolta ci sono alcuni versi di Emily Dickinson, una scelta non casuale, ma volta a sottolineare l’intangibile purezza che emerge nell’essenzialità dei testi.
Se la tristezza per Baglione “è un polipo dalle spire lunghe”, la notte diventa quella dimensione in cui il dolore resta nascosto, al buio. La distrazione, invece, diventa l’elemento per sfuggire ad una quotidianità faticosa, un nascondiglio per proteggersi.
E nei momenti più cupi la violenza si manifesta: “sei livido violaceo che non scompare” e tutto assume un tono oscuro, dove la sofferenza diventa appiccicosa, difficile da togliere dalla pelle e dall’anima.
L’autrice dunque procede spedita dentro le proprie fragilità, si interroga, riflette, è consapevole del nero che la attraversa.
Nero crescente: dopo il buio la luce
La poesia diventa appiglio, spalla su cui aggrapparsi dopo un tormentato e difficile groviglio di esperienze. Ad un certo punto arriva una poesia brevissima, immediata, che sottopone il lettore a uno stop: “Ma tu lo sai che/ il vuoto/quando è/veramente vuoto/ assomiglia al pieno?”.
Qui, infatti, è necessario fermarsi, porsi in ascolto e capire quel vuoto che diventa pieno. L’amore che spinge ad un annullamento di sé non è amore, l’autrice lo sa, si accorge che quel sentimento immortale, la proietta dentro l’oscurità.
Quindi, quando un sentimento diventa ferita e fa più male di un taglio, e persino la solitudine diventa meno intima del dolore, allora si è giunti in un punto critico, delicato: “Mi hai reso muta davanti alla vita/e sorda/e a tratti cieca/mentre avrei dovuto risuonare/con il resto del mondo”.
La poesia di Patrizia Baglione è prevalentemente breve, sintetica, incisiva e profonda. Si snoda nella potenza delle immagini, nella schiettezza delle intenzioni che mostrano segni, cicatrici, sentimenti nella verità più assoluta.
Ricorre l’uso di parole che indicano la voglia di riscatto, una speranza: volare, le ali, una farfalla senza freni. Ed è forse proprio affrontando il nero crescente della vita che si impara ad apprezzare quella parte di sé più sensibile, quella che ci indica che l’amore che fa sognare è pur sempre possibile.
Michela Zanarella
Biografia
Patrizia Baglione è nata ad Arpino (Frosinone) nel 1994. Fa il suo esordio nel 2019 con “La mia voce” (Quid Edizioni). Nel febbraio 2020 pubblica, con la casa editrice Kimerik, la sua seconda silloge dal titolo “Malin- conia delle nuvole”; quest’ultima è stata presentata su Rai Radio Live.
Negli ultimi anni ha ricevuto alcuni riconoscimenti, come il Premio alla Cultura al “Kalos” 2020. È inoltre giurata del concorso artistico letterario “Autori Italiani 2021”. È stata inserita all’interno della rivista letteraria “Transiti Poetici” a cura di Giuseppe Vetromile. Dal 2022 è all’interno di “Atlantide – Centro studi Nazionali per le Arti e la Letteratura”.
Patrizia Baglione
Nero crescente
Edizioni RP Libri
Collana L’anello di Möbius
Genere Poesia
Edizione 2022
Pagine 72