Al teatro Brancaccio arriverà, dal 19 al 28 maggio, il ‘Futuro Festival’. Dieci giorni di spettacoli, cultura e divertimento con una sola parola d’ordine: danza. Sotto l’impegno congiunto di direzione di Alessia Gatta e Alessandro Longobardi si presenta alla stampa un programma ricco di eventi e ospiti di talento
Sul palco affollato della conferenza stampa dedicata al ‘Futuro Festival’, il Direttore Artistico del teatro Brancaccio, Alessandro Longobardi, ha le idee chiare: l’obbiettivo del festival è innanzitutto imparare a fare squadra, instaurando rapporti di collaborazione tra sottoculture e metodi espressivi molto diversi tra di loro.
È difficile, soprattutto in Italia, paese di solisti e torri d’avorio, e dove la cultura della danza non si è mai radicata del tutto, ma si può fare. E il ‘Futuro Festival’, un evento culturale giovane determinato a rivalutare e riscrivere i limiti stessi della danza, è il luogo giusto per cominciare.
La rassegna avrà inizio il 19 maggio, e si aprirà fuori dal teatro, all’aria aperta. Un flash mob di ottanta ballerini che ricoprirà via Merulana, allo scopo di aprire le porte al pubblico e, letteralmente, dare il via alle danze. Seguirà, all’esterno delle mura del Brancaccio, una performance di danza verticale per rimarcare il legame tra la danza, l’architettura e la natura.
Molto attesa, lo stesso giorno, è la performance “Mirai” – titolo che indica sia il passato del verbo mirare sia il futuro, in giapponese. I tre ballerini protagonisti – Vittoria Markov, Daniele Toti e Jesus Guia – provengono da stili di ballo molto diversi e non hanno mai collaborato prima, ed è nella ricerca di una difficile sinergia che si va a creare il successo della performance.
Anche il 23 maggio si terrà un evento speciale: una mostra di Lucamaleonte, l’artista dei graffiti di Roma. Uno sfoggio di lavori colorati ed espressivi intitolata “Mostra 33”, combinata con un’evoluzione della danza in movimento. “Dancing Camera” è stata realizzata da Domenico Maria Papa, in collaborazione con Artiste Fest.
La danza prende vita al Futuro Festival
Al ‘Futuro Festival’ non mancano gli ospiti importanti, molti dei quali portano elementi delle loro culture di appartenenza.
Il 25 maggio il coreografo persiano Afshin Barjavandi porterà sul palco la musica della sua cultura nello spettacolo “Mohabat”. Il racconto di un paese, l’Iran, discusso dal pubblico all’estero quanto amato da chi di quella cultura fa parte, e come lui ha dovuto lasciarla alle spalle. Il tema portante dello spettacolo è infatti la fuga, in tutte le sue accezioni più o meno letterali.
Il 27 maggio, invece, sarà la volta di Orly Portal, a capo della compagnia omonima. La famosa coreografa israeliana metterà in scena uno spettacolo intitolato “Fakarouni”, ovvero “they remind me“. Sarà basato sull’omonima canzone, molto popolare nel mondo arabo, scelta da lei stessa per la sua natura emotiva e cabaret.
Lo stesso giorno, sul palco del Brancaccino, ci sarà spazio anche per la letteratura. “Alexis 2.0”, proposto dalla compagnia Nexus con coreografia di Aristide Rontini, rielaborerà in chiave moderna il romanzo Alexis, di Marguerite Yourcenar, scritto nel 1929. La storia di un uomo che cerca di nascondere alla moglie la propria omosessualità, rivisitata con occhi moderni.
Durante tutte le giornate sarà possibile, per chi perverrà, accedere a dei workshop dedicati alla passione per la danza, per immergersi in prima persona in quel mondo ancora insolito. Il workshop “Theatertelling”, curato da Teatro 2.0, si tiene tutti i giorni durante gli eventi, mentre 1M3 – a contemporary dance week in Rome, sempre alle cure di Alessia Gatta, si apre il 22 maggio e si chiude il 26.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: Maria Flaminia Zacchilli
Teatro Brancaccio
Dal 19 al 28 maggio
Futuro Festival
Alessandro Longobardi e Alessia Gatta
Per ulteriori informazioni: www.teatrobrancaccio.it