Lo scorso 11 luglio è iniziato il Fringe Festival 2023 di Roma: questa è l’edizione numero 11 e vedrà eleggere il vincitore il prossimo 26 luglio. In quest’occasione gli spettacoli in gara, provenienti da tutta l’Italia, andranno in scena in tre diversi teatri della capitale, il Vascello – unica sede dello scorso anno – il Parioli e la Sala Umberto. Le ventuno rappresentazioni in gara sono messe in scena nel corso di due settimane, divise come di consueto in tre ogni due giorni
Nel corso della prima settimana, sono stati presentati al pubblico i primi nove spettacoli, provenienti da diverse città, e tra questi un paio sono sembrati particolarmente interessanti.
Globalmente, i lavori viaggiano tutti sullo stesso livello qualitativo ma, così come è successo lo scorso anno, continua a mancare una quota più comica e brillante e quasi tutte le performance teatrali insistono su storie connotate da sentimenti piuttosto negativi.
Roma Fringe Festival 2023: prima settimana
• 11-12 luglio
Celeste (Napoli)
Il primo spettacolo in concorso ha un biglietto da vista importante: la vittoria del premio Fersen 2023 come miglior regia. Celeste Di Porto, la protagonista dell’opera, è stata una donna ebrea romana che durante la Seconda Guerra Mondiale divenne una spia al soldo dei tedeschi al fine di preservare la propria incolumità. Il lavoro è effettivamente connotato da una bellissima regia e da interpretazioni solide e verosimili, tuttavia la lunghezza del copione tende a creare qualche momento di noia tra una scena e l’altra.
Compagnia Libera Imago
Testo e regia Fabio Pisano
Spettacolo vincitore della XVII ed. del Premio Fersen alla Regia 2023
con Francesca Borriero, Roberto Ingenito e Claudio Boschi
Una persona (Treviso)
‘1 persona’ è sicuramente uno degli spettacoli più validi di questa prima settimana: l’ottimo copione scritto da e interpretato ancora meglio da Elena Biagetti è un’opera brillante e ricca di ritmo che mette in scena un inno alla libertà e all’arte, senza tralasciare una nota ironica verso l’eccessiva serietà che spesso caratterizza i monologhi al femminile. ‘1 persona’, tra le proposte di questa prima settimana della manifestazione, è un lavoro che meriterebbe la finale.
Testo e regia Matteo Pantani
con Elena Biagetti
Be Woman (Roma)
Totalmente privo di dialoghi, ‘Be Woman’ offre una prospettiva insolita e nuova verso ciò che significa essere una donna nella nostra epoca contemporanea. Una madre e una figlia sono le protagoniste dello spettacolo: queste due figure raccontano attraverso gesti e danze tutta la fatica solitamente inutile che ancora oggi deve essere tollerata per riuscire a rimanere al passo con le mode e le esigenze che i tempi impongono alle donne.
Lo spettacolo esordisce con una potenza visiva e una bellezza estetica evocativa e magica, nel corso della rappresentazione, però, la chiamata sul palco di cinque uomini dal pubblico, costretti a interagire con le attrici per lunghissimi minuti, interrompe bruscamente la scioltezza del ritmo e rovina di fatto l’intero spettacolo; il palcoscenico è un luogo sacro che non dovrebbe mai essere violato da nessuno se non dagli interpreti coinvolti nella rappresentazione e nel caso di ‘Be Woman’ tutto questo trova conferma.
Istituto Teatrale Europeo
Regia Antonella Salvatore
con Raffaella Zappalà e Antonella Salvatore
Roma Fringe Festival 2023:
una seconda giornata fiacca
- 13-14 luglio
Acqua in bocca Scott! (Roma)
Daniele è uno studente all’ultimo anno di scuole superiori e Jada è l’insegnante che gli impartisce ripetizioni. Daniele ha una particolarità, è dislessico e questo suo disturbo lo porta a essere spesso intollerante e non avere nessun tipo di interesse verso la comunicazione: questa storia è la spina dorsale di ‘Acqua in bocca Scott!’.
Il testo è scritto, diretto e interpretato dal giovanissimo e promettente Emanuele Del Vago e per quanto la storia sia per certi versi strampalata e diretta con una regia non ancora matura, il significato della trama e l’ottimo affiatamento dei tre attori in scena fanno di questo lavoro uno dei più sorprendenti del festival, prendendo anche in considerazione il coinvolgimento particolarmente caloroso di tutta la platea.
Scritto diretto e interpretato da Emanuele Del Vago
con Sveva De Marinis e Anna Lucia Palladino
Quello che non sono (Milano)
L’ormai stantia guerra tra mondo virtuale e mondo reale è il tema principale di ‘Quello che non sono’. I lunghi dialoghi del copione vogliono raccontare un aspetto della nostra epoca che ormai non è più una notizia e tra luoghi comuni e passaggi parecchio banali, lo spettacolo non decolla mai. La diatriba, la realtà in tre dimensioni e quella contenuta nei dispositivi elettronici, è già da tempo un tema vecchio e non più interessante.
Produzione indipendente Loop Teatro
Testo e drammaturgia Alessandro Guetta
Diretto ed interpretato da Nicholas De Alcubierre, Alessandro Guetta e Sara Vitrani
Fino alla fine (Napoli)
Johann è un pugile di origine sinti che in Germania, sotto il nazismo, vivrà numerose disavventure; queste stesse disavventure costituiscono la trama di ‘Fino alla fine’. Lo spettacolo non risulta ben riuscito, tutto ciò che viene raccontato tra una scena e l’altra non è mai approfondito a dovere e la sensazione è che l’autore abbia voluto raccontare troppo non riuscendo a seguire uno schema ben definito. È pessima poi la scelta di mescolare generi musicali lungo tutta l’azione.
Centro Teatro Spazio proveniente da San Giorgio a Cremano
Scritto da Manuel Stabile
Regia ed adattamento Vincenzo Borrelli
con Manuel Stabile, Ludovica Ferraro, Antonio Tatarella, Cristina Di Fiore e Francesco Gambini
Roma Fringe Festival 2023:
la terza giornata vede un potenziale finalista
- 15-16 luglio
A Don Lorenzo Milani (Benevento)
La figura di don Lorenzo Milani è la protagonista dello spettacolo di Angelo Maiello. Il lungo monologo dell’attore ha però il difetto di essere estremamente lungo, noioso e cupo e peggio ancora non ha la capacità di far emergere con chiarezza il ricordo del celebre e amato prete. Nell’ora abbondante di rappresentazione, il pubblico non riesce a entrare in connessione con l’attore e i contorni fumosi della messinscena fanno sì che di ‘A don Lorenzo Milani’ resti ben poco.
Compagnia Bereshiteatro
di e con Angelo Maiello
Fausto (Bologna)
Altro monologo presente in concorso al Fringe 2023 è ‘Fausto’: pur partendo da una premessa interessante, che si rifà alla leggendaria figura di Faust, il lavoro di Alessandro Casiglia tende a essere lungo, complesso, distante dal pubblico e persino soporifero: l’intenzione di raccontare il declino dell’Europa e le sue correnti filosofiche non trova un vero riscontro nei fatti e della rappresentazione, alla fine, non rimane alcun segno.
di e con Alessandro Casiglia
Due Schiaccianoci (Roma)
‘Due Schiaccianoci’ è lo spettacolo migliore di questa prima settimana di Fringe Festival. Il copione è scritto dalla brava Alice Bertini e, attraverso la storia di due simpatiche guardie reali, il pubblico assiste a un racconto che inneggia alla libertà e alla voglia di fare rivoluzione contro tutti i soprusi perpetrati dai forti verso i deboli.
La rappresentazione può far forza su una bellissima regia e sull’interpretazione altrettanto impeccabile dei due attori in scena; anche il coinvolgimento del pubblico porta a pensare che ‘Due schiaccianoci’ potrebbe avere un posto in finale già prenotato.
Compagnia Poveri Comuni Mortali
di Alice Bertini
Regia Alice Bertini e Carlotta Solidea Aronica
con Federico Gatti, Michele Breda e Claudio Cammisa
Gabriele Amoroso
Roma Fringe Festival 2023
Teatro Vascello, Teatro Parioli, Sala Umberto
dall’11 al 26 luglio
Direttore Artistico Fabio Galadini
Foto: Piero Tauro e Simona Albani