La sera di giovedì 23 giugno, per la rassegna “Sotto l’Angelo di Castello”, l’attore Roberto Latini ha letto al pubblico alcune delle poesie più belle della poetessa Mariangela Gualtieri, accompagnato solo da una musica atmosferica. ‘La delicatezza del poco e del niente’ è una sorpresa semplice e inaspettata
Tra i tesori nell’ambito culturale italiano, sia come rappresentante dell’area del Cesenatico sia per l’ambito della poesia, pochi sono più preziosi di Mariangela Gualtieri.
Non solo poetessa ma anche teatrante, fondatrice assieme a Cesare Ronconi del Teatro Valdoca e autrice di poesie intense e commoventi, delle quali ogni movimento poetico ha bisogno.
E uno dei modi più improbabili, ma anche più vigorosi, per entrare in contatto con quell’arte si è tenuto nelle mura di Castel Sant’Angelo, come ultimo elemento nella sempre più ricca rassegna “Sotto l’Angelo di Castello”.
Il potere della poesia
Gli spettacoli della rassegna tendono ad essere particolari e di nicchia, ma sempre efficaci e ricchi di carica emotiva – e ‘La delicatezza del poco e del niente’ ne è un esempio particolare, soprattutto ad opera di un esecutore efficace e potente quale Roberto Latini.
Attore e autore di classe, dalla formazione profondamente romana, pluripremiato e specializzato in gradi classici, da Shakespeare a Pirandello, da Goldoni a Ovidio – è lui il fulcro emotivo dietro la rappresentazione, con una verve interpretativa e uno spettro espressivo immensi, capaci di donare a un concept altrimenti semplice una grande passione di fondo.
Le poesie della Gualtieri sono ricche di sfumature delicate e presentano, al centro della loro lirica, un sentimento di lotta. Lotta per la vita, per il futuro del mondo, anche solo per la possibilità di immaginare un mondo migliore.
Il modo con cui la Gualtieri comunica questo sentimento è immediato e forzoso, sorretto da una voce profonda e possente, ma anche da qualche accorgimento sonoro che dona alla scena maggiore tridimensionalità e vitalità.
Musica e voci sul palco
Ottimo, infatti, l’accompagnamento musicale offerto da Gianluca Misiti, due volte premio UBU, e l’utilizzo delle tecniche di modulazione vocale impiegate da Latini che, a volte, danno l’impressione di avere sul palco non una, ma due persone distinte, le cui voci – naturale e artificiale, stridula e profonda – esprimono due facce degli stessi sentimenti. È surreale, ma allo stesso tempo dolorosamente umano, proprio come le poesie della Gualtieri a cui lui dà vita.
Le poesie provengono da raccolte differenti, ma c’è un senso di coesione nella recitazione e una buona varietà di sentimenti di fondo: l’esperienza finale di ‘La delicatezza del poco e del niente’, nella sua semplicità; un nuovo lavoro d’impatto nel sempre più ricco canone di Castel Sant’Angelo.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: Masiar Pasquali
Castel Sant’Angelo
Sotto l’Angelo di Castello:
danza, musica, spettacolo
La delicatezza del poco e del niente
Roberto Latini legge Mariangela Gualtieri
4 luglio
Voce Roberto Latini
Testi Mariangela Gualtieri
Musica e suono Gianluca Misiti
Direzione Mariastella Margozzi
Per ulteriori informazioni Museo nazionale di Castel Sant’Angelo